L’Istante e il Culo

 

Nessun Istante, puro culo.
Fotograficamente anche L’Attimo… puro culo bis.

Però però… solo un cavillo necessario: L’Attimo è un luogo davvero temporale non immediatamente fotografico. 
L’Istante 
invece sì, e descrive una priorità fotografica. Che non mi riguarda.
Qui, i due, li faccio sovrapporre solo per comodità.
Tanto quando si discorre ci si capisce.

Anche per strada, non riconosco peso specifico autonomo all’istante.
Che in teoria dovrebbe coincidere con una dinamica imprevista che l’autore, solo lui, è stato in grado di cogliere.
Al volo si direbbe.
E che se proprio di Autore – bello maiuscolo – si tratta, è in grado di reiterare più o meno disinvoltamente.
Ecco… come se il soggetto fosse dinamica decontestualizzata dal perimetro fotografico.
Questo è l’istante-attimo che mi è estraneo e che ritengo mistificante.
E che in fondo fa pendant con l’uso del termine scatto.
Anzi coincide.
E c’è poco da inorridire, se ami L’Istante beccati anche Scatto quando parlano delle tue fotografie.
A me invece viene voglia di picchiare un pugno sul tavolo o bere un chinotto.
Quindi bevo un chinotto.
Perché non ho voglia di star lì a menarla ogni volta: c’è luogo e luogo e il più delle volte mi è estraneo o semplicemente altro.

©Efrem Raimondi iPhonephotography.

Questa fotografia quindi la si deve al Culo.
Che è il luogo dove l’attimo trova il suo perimetro. Quello che tu hai già individuato e che tutto sommato potrebbe fare partita a sé.
Però lo sai… lì qualcosa di ulteriore potrebbe accadere.
Qualcosa che cambia l’insieme della fotografia.
Non sai cosa, ma ci punti.
E stazioni.
Con la tua immagine bella spalmata.

©Efrem Raimondi iPhonephotography.

In questo caso sul display dell’iPhone. Ma uguale, anzi meglio, se fosse un banco ottico.
Se accade, se una dinamica altra interviene, non hai che aprire l’otturatore.
A me questa bambina col suo gesto: Culo.

Dell’attimo che invece mi riguarda ne ho parlato non molto tempo fa con Elisa Contessotto – Direi il momento in cui ti accorgi che puoi traslare un linguaggio sospeso in linguaggio compiuto, iconico –  e mi sembra di essere stato abbastanza chiaro. Almeno spero.
http://blog.efremraimondi.it/lattimo-interview/

Io ribadirei… qui è culo.
Che aiuta sempre. A volte reinventa.

RANDA 162
From the series INSTARANDA
Lavagna, giugno 2016.
© Efrem Raimondi. All rights reserved.

P.S. Perché però sia vero culo, l’immagine restituita dev’essere all’altezza.
Se no non è.

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