#photoactionpertorino

#photoactionpertorino è una iniziativa di Guido Harari e Paolo Ranzani a favore del
Fondo Straordinario Covid-19 creato dalla Associazione U.G.I. ONLUS e dalla Città della Salute e della Scienza di Torino.
Una raccolta fondi benefica, di questo parliamo.

Alla quale ho aderito con piacere, esattamente come con gli amici di Perimetro per Bergamo.
Anche perché non è un’asta e ogni opera ha un prezzo fisso: cento euro.

Centouno opere in tutto.
Questa volta però due parole le spendo per questa mia scelta

© Efrem Raimondi per #photoactionpertorino -All Rights ReservedI fiori sono bianchi – 2019. From the series DO YOU LIKE FIORELLINI?

Non è una immagine estranea alla mia produzione: fiori, piante e l’altro mondo in generale, quello oltre l’ombelico umano, sono da sempre parte integrante del mio percorso espressivo.
Si fa in fretta a dire fiorellini
Poi nella relazione la questione cambia.
E qui si urla. Loro, questi fiori di magnolia urlano.
O noi cambiamo la nostra visone del mondo, il nostro approccio anche individuale, o i fiori urleranno sempre più frequentemente.
Il pianeta urlerà sempre più frequentemente.
DO YOU LIKE FIORELLINI?

Fino al 21 maggio. Opere e info qui: www.photoactionpertorino.org

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

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Prima della Fotografia – Torino

Efrem Raimondi Blog

Il sottoscritto ritratto da Paolo Ranzani nel 2014.
Non ho idea del perché abbia/abbiano deciso di usarlo come cover di questo incontro.

Prima della Fotografia, seconda edizione.
Un incontro di due giorni, venerdì 30 giugno e sabato 1 luglio a Torino.
Al quale ho aderito per un motivo molto semplice: il grado di utilità.

Vero, sono rimproverabile…
Più volte ho sostenuto la mia fascinazione nei confronti dell’inutilità.

Che però è una posizione estetica, filosofica se vogliamo.
Come un’avversione nei confronti della supremazia dell’evidenza.
In fotografia soprattutto.

Dove dal punto di vista dell’espressione mi interessa altro.

Però non è possibile trascurare che esiste un prima.
Un tempo che precede qualsiasi atto. E qualsiasi restituzione.
Ed è un tempo utile.
Questo è ciò di cui mi occuperò nel mio incontro di sabato.
E sarà, mi auguro, un incontro dialettico tosto coi presenti.

Quindi… da venerdì sera, alle ore 19 di sabato tutti interventi utili.
Anzi utilissimi. Da Paolo Ranzani col suo laboratorio a Marino Ravani con un intervento denso sul rapporto tra fotografia e diritto e le contraddizioni che riguardano chiunque affronti il percorso, sia da autore che da operatore.
Anna Contestabile e Patrizia Gregnanin, agenti di fotografi, che affronteranno un’altra realtà: l’individuo fotografo.

Cioè la relazione con la comunicazione, quella realmente operativa, lavoro insomma, da parte di un soggetto che non può essere sbiadito. E che anzi, attraverso il suo percorso, immediatamente leggibile.

In questo, in tutto questo trovo che persino l’utilità, possa essere utile.

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

Organizzato dalla Associazione 4K e Gruppo Digitale.
INFO
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Workshop eccetera – Appuntamenti

E.R. backstage © Nicola Petrara

E.R. backstage © Nicola Petrara. All Rights Reserved.

Una serie di appuntamenti che mi riguardano tra settembre e ottobre… tre workshop e due conferenze – o lectio magistralis, che stona un po’ per quel che mi riguarda, ma così si usa dire.

La sede del ritratto è il workshop. La cui prima uscita è stata a maggio alla Fondazione Fotografia Modena. E visto com’è andata mi ha convinto a riproporlo. Io che sono un po’ restio… che non amo particolarmente i WS: prima di questo di fatto non ne facevo.
Due giornate piene nelle quali il soggetto è il ritratto.
Oltre il genere in cui spesso lo si colloca con eccessiva rigidità.
Il ritratto al quale penso è innanzitutto fotografia: poi si ragiona su alcune sue specificità.
Ma senza un’idea più generale di fotografia, non credo si possa affrontarlo… non credo si riesca a fare emergere la cifra espressiva che ci riguarda.
Che se presente, da sola è in grado di trascendere il genere e portarci davvero altrove. Dove al momento non sappiamo.
Comunque altrove.
Se no nisba.
Se no possiamo infilarci comodomante nel flusso mediatico.
Che ha i suoi vantaggi, però la domanda è: ci riguarda davvero?
Ci appartiene davvero?
Ci soddisfa davvero?
Ci riconosciamo davvero?
Se è così, questo è un workshop inutile.
Perché si rivolge a chi è più animato dal dubbio e meno dalle certezze.

Una sola cosa… è un workshop con un’impronta precisa e che mi appartiene: non ha alcuna pretesa di universalità.
Per cui se il ritratto che mi riguarda è proprio estraneo, meglio evitare.
Nulla di male intendiamoci, ma almeno non si perde né tempo né denaro.

© Efrem Raimondi. All rights reserved

Qui riporto il calendario ad oggi. Mancano alcuni appuntamenti in fase di definizione.
Di volta in volta aggiorno. Comunque si trova in alto nel menù alla voce WORKSHOP ECCETERA.

12-13 settembre Cambiano (Torino).
Workshop inserito nell’ambito di Cambiano Foto Festival.
Il cui Direttore artistico è Paolo Ranzani
Info e contatti:
http://www.cambianofotofestival.it/portfolio/efrem-raimondi/
Questa la scheda di partecipazione e il costo:
http://www.cambianofotofestival.it/partecipa/
Per ulteriori informazioni dirette:
Carlo Magenis
: +39 349 5816 123 
 carlo.magenis@gmail.com

10-11 ottobre Follonica (Grosseto).
Workshop inserito nel contesto della manifestazione patrocinata dal Comune di Follonica La città Visibile.
Sempre in questa circostanza il 9 ottobre presso la Pinacoteca Civica – ingresso libero – lectio magistralis La fotografia non esiste.
Info e contatti Alessandro Burato, che è l’organizzatore
http://www.alessandroburato.com/workshop-di-efrem-raimondi-a-follonica/

17-18 ottobre Formello (Roma).
Workshop organizzato da Rimesse Fotografiche.
Info e contatti:
https://www.facebook.com/events/747525538690839/permalink/747550385355021/
Per informazioni dirette:
Arianna Bonafede – 333 75 38 721

24 ottobre Milano.
Portfolio Review. Conferenza organizzata dalla rivista Il Fotografo.
Con la partecipazione di: Settimio Benedusi, Gianni Berengo Gardin, Maurizio Galimberti, Giovanni Gastel, Guido Harari, Giuseppe Mastromatteo, Malena Mazza, Ferdinando Scianna.
E il sottoscritto.
Conducono Denis Curti e Giovanni Pelloso.
Info:
http://www.spreafotografia.it/eventi/
https://www.facebook.com/events/144604972538257/

Questo al momento è tutto.
Spero a presto.

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Ritratto – Workshop: La sede del ritratto, bis

Efrem Raimondi Workshop

Cambiano Foto Festival, 12 e 13 settembre, La sede del ritratto, workshop di due giorni nell’ambito di una manifestazione più ampia della quale Paolo Ranzani è il direttore artistico.
Tutte le informazioni che mi riguardano sono qui: http://www.cambianofotofestival.it/portfolio/efrem-raimondi/
E questa la scheda di adesione con relativo costo:
http://www.cambianofotofestival.it/partecipa/

Per informazioni dirette:
Carlo Magenis
+39 349 5816 123
carlo.magenis@gmail.com

Due righe sulla struttura del workshop: non è dissimile da quello fatto a maggio in Fondazione Fotografia Modena, e un paio di settimane fa a Venezia a Casa dei Tre Oci.
Stessa questione. Stessa sottrazione.
Per chi volesse un minimo di documentazione, questi i link:
http://blog.efremraimondi.it/workshop-mi-fido-di-adesso/

http://blog.efremraimondi.it/workshop-ritratto-report-modena/

Aggiornamenti su altri ws si trovano in WORKSHOP-ECCETERA nel menù in alto.

Cambiano Foto Festival – Sito e contatti

Cambiano Foto Festival

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Lectio Magistralis. Aperitivo

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

Oggi sono allo IED di Torino. Per una lectio magistralis.
Che ha l’abitudine di presentarsi in maiuscolo.
Il più delle volte a ragione, nel mio caso no.
Non è una posa, so ciò che dico: ai posteri l’ardua sentenza… solo che a me dei posteri non me ne frega niente.
Perché se mi fregasse davvero qualcosa non farei il fotografo.
Farei cose, oggi, ben più utili. E non me ne starei a rimirare il mondo e la sua fauna umana proiettata all’inferno.
Con l’aggravante della pretesa interpretativa, invece cerco di rappresentarlo questo mondo… che è poi quello che ai posteri verrà consegnato.
Per questo ci malediranno. Perché invece di stare con l’iPhone in mano e scaricare tonnellate di spazzatura iconografica, potremmo fermarci.
Mica tanto… giusto il tempo per capire dove virare.
Tecnicamente non è facile, ma almeno un impegno emotivo e uno sforzo intellettuale, li vogliamo fare?
Io non voglio scendere da questo mondo, e anzi mi fa incazzare l’ineluttabilità della morte. Forse è questo che si fotografa: la resistenza alla perversione della logica, all’ineluttabile inaccetabile.
Alla supremazia della clava. In qualsiasi forma si rappresenti.
E tanto più metti a fuoco il senso del tuo resistere, tanto più trovi il linguaggio per esprimere la tua ribellione.
C’è chi ci sguazza… se mi fregasse davvero dei posteri mirerei il mondo non dal mirino di una fotocamera.
Sono giusto trent’anni che sono fotografo. Più i due che hanno preceduto formalmente il mio ingresso in società, fanno trentadue anni che faccio fotografia.
E non sono ancora in grado di tirare una somma che è una.
Qualcosa però ho imparato… la più importante: fotografare senza guardare.
La vista è un esercizio molto più complesso che implica un’abitudine all’invisibile. A ciò che non si palesa con la fanfara.
Io credo nell’utopia. E in ciò che non si vede.
I newsmagazine fateveli voi. Che tutto guardate e sapete.
Noi siamo ciò che saremo, sai che ci frega dell’attualità!
Di ciò che si vede, della realtà sottolineata e zeppa di strass non me ne frega un cazzo.

È curioso… ‘sta storia di Internet è potente: questo post mi precede a Torino.
Ringrazio Paolo Ranzani, collega e in più docente allo IED. È a lui che devo il fatto di essere, a breve, lì.
Con di fronte dei ragazzi. Nei quali mi rifletterò: trent’anni fa ero anch’io così.
Dimenticavo… ho avuto sette maestri, nessuno di questi è più tra noi, così non faccio torto a nessuno: Luigi Raimondi – mio padre, Richard Avedon, Caravaggio, Charles Bukowski, Louis-Ferdinand Céline, Michail Bulgakov.
E Felipe, il mio gatto bianco.
Poi ho girovagato. E ogni tanto qualcosa ho trovato.
La fotografia è rivoluzionaria. In quanto discute e scompone l’ordine costituito.
È violenta. In quanto restituisce arbitrariamente.
Qualsiasi forma assuma, non è un vezzeggiativo.
A tra poco.

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

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