Bianca dorme.
Faccia in giù che non so come fa.
Braccio avanti saldamente in mano il cerchietto.
Braccio indietro abbandonato a sé stesso.
Coperta a metà.
Prendo l’iPhone.
Quasi in pianta.
Scatto.
Fine.
Forse sarà un suo souvenir…
Di certo è il mio.
Non c’è altro da aggiungere.
Ma di cosa ancora dobbiamo parlare?
Bianca dorme, gennaio 2018
© Efrem Raimondi. All rights reserved.
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Mi sono sconosciuti i percorsi che vengono battute dalla suggestione, spesso provo a capire come sono arrivato li senza arrivare a nessuna risposta; ma guardando la sua foto mi è tornata in mente una fotografa di cui possiedo un bellissimo libro Flor Garduño buona giornata
le risposte a volte restano sconosciute. è un bene. buona giornata Egidio
Perché tenera? Cos’ha di tenero? Che forse basta fotografare una bimba e è tenerezza subito? Questa fotografia mi piace molto ma tenera no. Scusatemi ma la vedo così.
perché ti scusi Fedigrafa? la vedi così… altri cosà. funziona così
Mi ha colpito la manina abbandonata …. nel sonno dei giusti, forse perché ancestralmente esporre il palmo della mano è segno di pace, di resa, di abbandono, un gesto di comunicazione non verbale che significa fiducia e amicizia.
Una foto bellissima e tenerissima che mi ha commosso.
grazie vilma. sì, effettivamente è tenera. ed è anche per me tutto quello che hai detto.
quando un’immagine equivale ad una carezza…
è così alfredo.
tutto l ‘amore possibile.
Tra stelle e cuori…
Loro dormono così.
Adorabile tu e lei
Non so per quali strani meccanismi mentali questa immagine mi ricorda le fotografie di Cartier Bresson. Che non c’entra nulla. Ma che importanza ha? Quello che conta è che in questa fotografia c’è tutta la dolcezza del mondo. Sarò stupido, ma mi commuove da tanto è bella…
in effetti non so dire neanch’io adolfo. ma a volte i percorsi non sono logici. e non per questo immotivati… va’ a saperlo!
perché stupido? la commozione è un valore. grazie!
Efrem, giustamente, fotografa.
cos’altro potrei fare, Roberta? nulla.