Questo è un blog polemico.
Nasce dall’esigenza di approfondire diversi elementi, anche del mio lavoro, ma soprattutto quelli legati alla fotografia più in generale. Che è molto cambiata, al punto che credo sia lecito domandarsi cosa diavolo sia oggi e in che misura ci si rifletta e riconosca.
La mole di immagini che quotidianamente rimbalza da ogni dove è stordente.
Uno schiamazzo privo di espressione alla ricerca di consenso (facebook docet).
La massificazione digitale ha contribuito in larga misura solo nei termini dell’accesso alla produzione: prima occorreva una conoscenza, anche di quella roba tanto schifata che si chiama tecnica, oggi chi se ne frega… ON e PLAY coincidono.
Ma play cosa? Che rapporto c’è tra ciò che produciamo e ciò che vorremmo produrre?
Il linguaggio è ancora l’elemento centrale. Quello che ci distingue. Non è un fatto competitivo, è l’urgenza intima di manifestazione che in alcuni trova espressione. In altri no. La democrazia digitale è un sistema di controllo e omologazione del linguaggio che bandisce la ruga all’insegna di un codice estetico puramente mediatico. Con la fissa della perfezione. La fotografia, quella che intendo io, se ne fotte di essere mediatica .
Ed essendo linguaggio, è per definizione imperfetta.
Questo blog è in italiano. Non ho tempo per altri idiomi.
© Efrem Raimondi. All rights reserved.
the way you express yourself is very clear, i understand it very well. thanks.
Ok per la tecnica, so poco…cercherò di applicarmi…
riporto ciò che mi ho inglobato di questo tuo pensare:
“Il linguaggio è ancora l’elemento centrale. Quello che ci distingue. Non è un fatto competitivo, è l’urgenza intima di manifestazione che in alcuni trova espressione. In altri no. La democrazia digitale è un sistema di controllo e omologazione del linguaggio che bandisce la ruga all’insegna di un codice estetico puramente mediatico. Con la fissa della perfezione. La fotografia, quella che intendo io, se ne fotte di essere mediatica . Ed essendo linguaggio, è per definizione imperfetta.”
—
concordo il linguaggio è ancora quello che ci distingue.non sopporto la perfezione a tutti i costi digitale, vedi photoshop estremo. Esatto, un linguaggio anche imperfetto
la ruga non riguarda solo le persone… ma qualsiasi ambito laddove la tentazione all’abbellimento ha il sopravvento.
your blog is very cool.
grazie!
grazie mario! lunga vita al lupo!! basta farlo crepare…
Grande Efrem! Ti conosco da poco ma ho apprezzato da subito il tuo pensiero diretto e non ipocrita. Sono contento di poterlo condividere attraverso questo blog che seguirò con piacere. In bocca al lupo!. Un abbraccio.
mario
Ho riletto più volte, centellinato ogni passaggio (stupendo tutto). Il linguaggio, una questione di linguaggio, l’urgenza e il bisogno di un linguaggio, la fotografia che è un linguaggio, attraverso il quale avviene una comunicazione. L’imperfezione come suprema conferma della complessità che rende interessante un messaggio. Sì…
e cosa ci hai ricavato claudio da questa tua riflessione? di utile intendo.
perché poi il mio intento non è di glissarmi negli angusti e pericolosi stanzini del metalinguaggio, affascinante certo,
ma poi tutto si traduce in fotografia per me. cioè in pratica iconografica…in fotografia già fatta e da fare.
Ne ho tratto benefici tutti fotografici ! Nel senso che vorrei coltivare maggiormente la consapevolezza di mantenere un certo linguaggio fotografico anzitutto, e sforzarmi di renderlo il più possibile funzionale al mio scopo comunicativo…
ottimo!
Ciao Efrem! Seguo il tuo lavoro con grande interesse da molto tempo e devo ammettere che mi piace molto. Però non sapevo che eri anche così riflessivo. Anche se guardando le tue fotografie è intuibile: non sono mai scontate e mai sopra le righe. Essenziali, ecco, con anche però un grande gusto. Sembra eleganza innata da tanto sono semplici e dirette.
Solo un appunto se posso permettermi: ho visto che il tuo sito è fermo da un po’, perché?
Adfesso che lo so ti seguirò anche qui, anche se come dici tu, non ho tanto tempo.
Ciao.
Diletta
buongiorno diletta…grazie davvero per l’apprezzamento.
dunque il sito…hai ragione, è un po’ fermo. spero di riuscire a metterci mano a breve. puoi contarci.
questo è un luogo dove il tempo non conta, e ognuno si prende quello che vuole quando vuole.
ciao!
questo è il tempo dei sofisti. il trionfo della doxa, dell’opinione, tutti hanno qualcosa da dire. ed a questo chiacchiericcio verbale e verboso, l’immagine non ne è immune. bah forse è colpa sua?… ma se vogliam procedere verso un cammino più ecologico del pensiero e quindi della parola e dell’immagine, da che parte iniziare una pulizia?
tu dici dal linguaggio, ma anche quello oramai è stato prostituito al servizio del market-ing …
Bah…inizia tu, Efrem …
l’immagine non solo non è immune, ma anzi mi sembra stravolta nella sua forma fotografica.
una deriva iniziata con l’illusione digitale. quella che ha dato a chiunque un megafono. anche e soprattutto
a chi privo di voce.
la pulizia…un concetto che evoca sottrazione: innanzitutto dai media, quelli che fanno da amplificatore a pruriti e velleità artistiche, quelli
che si sbrodolano di glamour e tendenze. ma che diavolo sono le tendenze?! (ci metterei anche un punto e a capo quasi quasi).
non credo dana, perdonami, che sia una questione di asservimento al marketing o qualsiasi altra roba. se cioè di per sé questo costituisca denigrazione.
credo esista una validità o no del linguaggio. che prescinde da chi lo usa o di cosa parla.
se no saremmo qui a discutere sulla validità o meno di una gran quantità di giganti sulla base della loro committenza (le cappelle sistine di tutta italia…).
io non so bene da dove materialmente iniziare. provo solo a discuterne perché sento un gran vuoto.
so, conosco bene, la fotografia che faccio. e quella in cui mi riconosco, fosse anche solo per una sfumatura
a margine.
intendo difenderle entrambe. è il mio mondo. tutto qui.
Grande incipit! Spero continui così..nel dubbio ti seguo!
il dubbio è la mia filosofia di vita, federico.
cose da dire ce ne sono…argomenti e immagini pure: è una roba in progress. con la partecipazione di tutti coloro che ne hanno voglia.
Io e la mia FM2 ti ringraziamo e ti seguiremo col cuore e con la pancia!
guido
grande guido…interventi anche, tu e la nikon!
Non mancherò
Se questo è l’inizio, io seguirò ogni passo…
questo è l’inizio. piano piano vediamo che piega prendere. devo anche un po’ prendere dimestichezza col media…
Le tue parole sono i mattoni di quel muro dove dovevo sbattere! Sento che spesso, ciò che faccio rappresenta esattamente l’errato e l’inutile che descrivi…! E allora perché non darci peso e iniziare seriamente a esprimere!?! Grazie
esatto danilo, perché non provare per fatti propri senza inseguire trend della durata di una scorreggia? questo è uno dei punti.
Belle parole, ottima grinta.
Cont(iam)o di leggerti con tanti altri contenuti provocatori e stimolanti.
Keep rockin’
spero di essere all’altazza. lo stimolo a provarci non manca michele.
Ci siamo conosciuti “accidentalmente” solo oggi, mi rammarico che ciò non sia successo prima !
Il tema iniziale è decisamente interessante e posso solo condividere il tuo pensiero.
E’ un onore per me essere presente nel tuo blogroll. (condividerò domani stesso la cortesia)
Fotografo da 35 anni, ma penso davvero non si finisca mai di apprendere … quindi ti seguirò con la dovuta attenzione.
A presto !
meglio tardi che mai! non sempre a dire il vero…ma in questo caso è così.
è solo un piacere aver inserito il tuo blog. ci sentiamo presto.
“La democrazia digitale è un sistema di controllo e omologazione del linguaggio che bandisce la ruga all’insegna di un codice estetico puramente mediatico.”
Stupenda, probabilmente ti citerò e la userò come firma.
Un grande inizio davvero Efrem.
cita cita, claudio! è come il copyright in fotografia…
Già mi piace … ti seguo!
grazie! ma siamo solo all’inzio…
Faccio parte di quella “massificazione digitale … alla ricerca di consenso”. Cio’ che pero’ mi distingue e’ la conoscenza dei miei limiti e del mio essere piccolo, oltre alla consapevolezza dell’importanza della conoscenza del linguaggio e della comunicazione in genere.
Non posso quindi che apprezzare e comprendere le tue parole, seppure consapevolmente non so fotografare…
guarda fabio, la ricerca di consenso riguarda tutti…su fb è il motivo probabilmente.
metto l’accento sul linguaggio perché mi sembra sia la priorità per chiunque voglia esprimersi. in qualsiasi modo e a qualsiasi livello.
mettendoci la propria faccia e non la maschera presa in prestito da adobe. per questo parlo di massificazione digitale. dove tutto finisce per assomigliarsi.
per cui dire di non saper fotografare, oggi, mi sembra un plus. un ottimo inizio almeno. se vuoi fotografare, fotograta! prendendoti l’autonomia che ritieni.
Grazie Efrem, ti seguiro’ davvero con il dovuto interesse. Tocchi punti davvero essenziali che dovrebbero essere l’ABC per chi vuole cercare di parlare e fare Fotografia.
de nada, fabio. questo non vuole essere uno spazio di presentazione del mio lavoro tout court.
anche questo, ma che volendo può essere usato come pretesto per dire altro. per tornare a parlare di fotografia e delle sue urgenze.
che poi sono le nostre. sei sempre il benvenuto, fotoamatore compulsivo acerbo…
E’ quel “dire altro” che fa la differenza… ;)
PS: mi riempie di gioia leggere quel “fotoamatore compulsivo acerbo”… ;)
si nasce tutti acerbi! la maturità ha bisogno di luce.
beh, io non so chi c sei, ma questa apertura mi è piaciuta.
dritto nei preferiti.
mi fa piacere andrea che ti sia piaciuta!
sei fotografo suppongo, il motivo di questo blog è di pensare (oltre che vedere) fotografia.
Grande esordio!
grazie settimio! molto gentile.
è un po’ che ci pensavo…
Settimo, un altro polemico di spessore. Bene bene, ci sarà da divertirsi!
perfetto! sei nello spirito.
a margine, ma visto che ci tieni valerio:
agfapan 100, pentax 67, 105 mm.
agfapan……………..!
Ti faccio i migliori auguri. Non ho tempo per altri complimenti.