assolutamente sì Robin. mi sono spiegato male io. avrei dovuto dire: in che senso cambiati i perché e le intenzioni? in fondo questa immagine è uguale a com’era
Equilibrio fifty/fifty tra il cosa e il come. A volte, anzi spesso, una foto significa esattamente ciò che mostra. Non credo sia utile cercare il “perché”, dal 2004 i “perché” (le intenzioni) saranno cambiati, no?
“I vostri figli non sono figli vostri……… Voi siete l’arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti. L’Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane ”, così scrive Khalil Gibran, e a me viene sempre in mente questo concetto quando Efrem parla delle sue foto, libere nel tempo e nello spazio, libere da intenzioni, da speculazioni, da traguardi, frecce che, una volta scoccate, non gli appartengono più.
Ciò che conta è l’atto di mirare, tendere l’arco, scoccare.
Non so se lui è d’accordo.
recupero solo ora il prosieguo della discussione.
in realtà credo tu abbia capito, a giudicare dalla risposta…sì, se il soggetto del discorso è la ragazza della foto forse se ne frega della vulnerabilità, una volta fuggita via di lì senza lasciare il suo volto.
La mia era una reazione a quanto vedevo lì, la mia personale reazione alla fotografia.
Ma non è che riprendere questa serie sarebbe come un sottolineare (certo, con altro linguaggio e intenzione) su quanto ci viene quotidianamente detto da vari media? che la donna solo quello è, e solo quello ha da essere? se invece, come certamente sarà, la tua esigenza ha un movente diverso, spero di riuscire a capirlo.
laura a. – indipendentemente da tutto, questo è il ritratto di un corpo. privo di speculazione. almeno da parte mia.
poi se si dovesse finire nel campo delle intenzioni, che può valere tutto e il suo contrario, temo non se ne esca. e qualsiasi cosa io possa dire lo troverei superfluo. perché non dipende più da me
perché guardandolo mi viene alla mente l’uomo vitruviano di Leonardo? non ho capito una mazza? è un corpo e senza testa può identificarsi con ogni donna. pensarci troppo non va bene. elucubrazioni mentali no
La posa mi cattura, la pancia mi rapisce.
Il corpo di una bellezza incredibile.
Una madre terra.
Foto silenziosa, di quel silenzio degli Dei (!)
Ne abuso ne polemica
Un corpo vero.
E continuo a guardarla.
Grazie
Operazione interessante. Aspetto la serie.
Una serie che ritrae solo corpi. Ci si ritroverebbero molte donne come hai commentato tu stesso.
Ineccepibile. Mette davanti a serie questioni.
Poi ragionando così, per assurdo, dopo aver posato oggi stesso, io così non mi farei mai fotografare, e naturalmente non mi riferisco al nudo, ma alla mia testa, che è il mio corpo anche quando qualcuno tenta di negarlo. ;)
Un corpo
Solo un corpo
Sarebbe diverso se fosse vestito?
Sarebbe diverso se mostrasse piedi e testa?
Cosa hai voluto nascondere di te?
Cosa hai voluto mostrare di te?
I piedi, seguono la testa.
“Che non c’è. è altrove.”
body only body.
Personalmente a me basta. Quindi se ci saranno ulteriori approfondimenti – di parole intendo – mi sa che salterò le righe :))
(Un po’ come quando ti infili gli indici nelle orecchie e gridacchi LALALALALA…)
Immagine acefala, come diceva la mia prof di storia dell’arte, ma non per un qualche accidente, come la nike di samotracia……. apparentemente semplice, elementare, il grado zero della rappresentazione iconografica, direttamente alla radice del rapporto tra immagine e identità.
Ma densa di significati simbolici, o comunque in grado di suscitarli, al di là delle tue intenzioni.
Ci vuoi dare qualche briciola da seguire?
in fondo vilma, anche coi piedi non è messa benissimo…
e forse è una briciola. mi è però davvero difficile parlare di una mia fotografia…
comunque è ciò che dicevo sia a laura che a iara. ma non ne sono così sicuro
È potente. È corpo. Quel Only che tu dici e si vede, apre una porta totalmente diversa rispetto a ció che sono abituata a vedere riguardo la fotografia sul corpo femminile.
(Sai, qualcosa come BOOM!)
E trovo bello molto bello tanto bello il fatto che tu abbia detto “È una serie iniziata nel 2004. Che devo assolutamente riprendere.”
Riprendere, non portare a termine.
È un dettaglio, ma per me fa una differenza grandissima! Che ci devo fare…
Una immagine un po’ forte: sembra appesa. Come si sente una donna senza volto secondo te Efrem? Intendiamoci, la fotografia è bellissima però mi inquieta un po’. Ciao!
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@Efrem avevo letto in didascalia che si tratta di una foto del 2004..o comunque una serie nata nel 2004. Sbaglio?
assolutamente sì Robin. mi sono spiegato male io. avrei dovuto dire: in che senso cambiati i perché e le intenzioni? in fondo questa immagine è uguale a com’era
Equilibrio fifty/fifty tra il cosa e il come. A volte, anzi spesso, una foto significa esattamente ciò che mostra. Non credo sia utile cercare il “perché”, dal 2004 i “perché” (le intenzioni) saranno cambiati, no?
Robin… perché dal 2004?
“I vostri figli non sono figli vostri……… Voi siete l’arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti. L’Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane ”, così scrive Khalil Gibran, e a me viene sempre in mente questo concetto quando Efrem parla delle sue foto, libere nel tempo e nello spazio, libere da intenzioni, da speculazioni, da traguardi, frecce che, una volta scoccate, non gli appartengono più.
Ciò che conta è l’atto di mirare, tendere l’arco, scoccare.
Non so se lui è d’accordo.
lui è inevitabilmente d’accordo vilma. solo che comunque, a differenza, gli appartengono sempre. muta il rapporto. sono libere
recupero solo ora il prosieguo della discussione.
in realtà credo tu abbia capito, a giudicare dalla risposta…sì, se il soggetto del discorso è la ragazza della foto forse se ne frega della vulnerabilità, una volta fuggita via di lì senza lasciare il suo volto.
La mia era una reazione a quanto vedevo lì, la mia personale reazione alla fotografia.
Ma non è che riprendere questa serie sarebbe come un sottolineare (certo, con altro linguaggio e intenzione) su quanto ci viene quotidianamente detto da vari media? che la donna solo quello è, e solo quello ha da essere? se invece, come certamente sarà, la tua esigenza ha un movente diverso, spero di riuscire a capirlo.
laura a. – indipendentemente da tutto, questo è il ritratto di un corpo. privo di speculazione. almeno da parte mia.
poi se si dovesse finire nel campo delle intenzioni, che può valere tutto e il suo contrario, temo non se ne esca. e qualsiasi cosa io possa dire lo troverei superfluo. perché non dipende più da me
Efrem caro non preoccuparti: quando serve il cognome arriva.
certo che dev’essere imbarazzante disporre del cognome solo a singhiozzo, Fred
Ciao Efrem!
Cosa intendi quando scrivi che secondo te oggi troppe donne vivono una situazione abituale di “senza volto”?
Grazie
Ciao!
Laura – che il volto, alias l’identità, è negata
perché guardandolo mi viene alla mente l’uomo vitruviano di Leonardo? non ho capito una mazza? è un corpo e senza testa può identificarsi con ogni donna. pensarci troppo non va bene. elucubrazioni mentali no
lubi – giusto, pensarci troppo…
Senza artefizi semplicemente corpo
la bellezza di essere così come si è.
annalisa – e però…
La posa mi cattura, la pancia mi rapisce.
Il corpo di una bellezza incredibile.
Una madre terra.
Foto silenziosa, di quel silenzio degli Dei (!)
Ne abuso ne polemica
Un corpo vero.
E continuo a guardarla.
Grazie
Vanessa – una madre terra… non ci avevo pensato. silenziosa invece sì. grazie a te
Operazione interessante. Aspetto la serie.
Una serie che ritrae solo corpi. Ci si ritroverebbero molte donne come hai commentato tu stesso.
Ineccepibile. Mette davanti a serie questioni.
Poi ragionando così, per assurdo, dopo aver posato oggi stesso, io così non mi farei mai fotografare, e naturalmente non mi riferisco al nudo, ma alla mia testa, che è il mio corpo anche quando qualcuno tenta di negarlo. ;)
EBI – rispetto il tuo negarti. se non altro negare la testa garantisce l’anonimato al corpo. e l’interscambiabilità, che è l’interesse di alcuni
Efrem… riprenderai sempre solo con corpi femminili o/e con corpi maschili?
sarebbe interessante … e originale :-)
ida – questo è un percorso tutto al femminile. sul maschile che ci si metta la faccia
Un corpo
Solo un corpo
Sarebbe diverso se fosse vestito?
Sarebbe diverso se mostrasse piedi e testa?
Cosa hai voluto nascondere di te?
Cosa hai voluto mostrare di te?
variolet – fosse vestito non sarebbe questa immagine. semplicemente: ciò che si vede coincide perfettamente con l’intenzione
Violenta senza appello: vorrei sapere a chi può piacere… Se dipendesse da me ti denuncerei. Stammi bene
Fred… cosa ti impedisce di farlo? sappi solo che per farlo serve il cognome
I piedi, seguono la testa.
“Che non c’è. è altrove.”
body only body.
Personalmente a me basta. Quindi se ci saranno ulteriori approfondimenti – di parole intendo – mi sa che salterò le righe :))
(Un po’ come quando ti infili gli indici nelle orecchie e gridacchi LALALALALA…)
Efrem, la risposta che hai dato a Laura mi ha fatto scappare una domanda.
Forse, non pertinente alla tua risposta.
Perdonamela.
Dici che “il corpo” ormai se ne frega?
(Della vulnerabilità)
Oppure.
Chissà se “il corpo” ormai se ne frega…
(Della vulnerabilità)
non tanto il corpo… forse la testa. che non c’è. è altrove. e il corpo è davvero un po’ in balìa
Immagine acefala, come diceva la mia prof di storia dell’arte, ma non per un qualche accidente, come la nike di samotracia……. apparentemente semplice, elementare, il grado zero della rappresentazione iconografica, direttamente alla radice del rapporto tra immagine e identità.
Ma densa di significati simbolici, o comunque in grado di suscitarli, al di là delle tue intenzioni.
Ci vuoi dare qualche briciola da seguire?
in fondo vilma, anche coi piedi non è messa benissimo…
e forse è una briciola. mi è però davvero difficile parlare di una mia fotografia…
comunque è ciò che dicevo sia a laura che a iara. ma non ne sono così sicuro
È potente. È corpo. Quel Only che tu dici e si vede, apre una porta totalmente diversa rispetto a ció che sono abituata a vedere riguardo la fotografia sul corpo femminile.
(Sai, qualcosa come BOOM!)
E trovo bello molto bello tanto bello il fatto che tu abbia detto “È una serie iniziata nel 2004. Che devo assolutamente riprendere.”
Riprendere, non portare a termine.
È un dettaglio, ma per me fa una differenza grandissima! Che ci devo fare…
iara assolutamente… riprendere. ma devo proprio. è un’esigenza
Esposta. Vulnerabile. Mi sento io per/con lei guardandola.
Laura sai che non ho capito?
comunque sì, è vulnerabile. ma forse ormai se ne frega…
Devo dirlo: uno splendido nudo per una fotografia per niente sessista. Complimenti Efrem, grazie.
grazie a te Francesca
Una immagine un po’ forte: sembra appesa. Come si sente una donna senza volto secondo te Efrem? Intendiamoci, la fotografia è bellissima però mi inquieta un po’. Ciao!
Valeria – piuttosto male credo. una situazione abituale per alcune donne. troppe…