Ezio Bosso per Vanity Fair… Adesso.
Musicista. Compositore. 44 anni. Vive a Londra.
Con una malattia tosta che l’accompagna. Ma non è un malato.
Era da tempo che non vedevo un punk sotto il riflettore.
Era da tempo che non ne ritraevo… eccolo qui.
Questo ciò che ho visto.
La realtà invece non è proprio questa. Forse.
Ma i fotografi…
L’intervista di Silvia Nucini è però chiarissima.
Il mio mandato era di fare due ritratti.
Ma ne ho fatti di più.
Che dentro quel teatro di Gualtieri c’era un’atmosfera davvero particolare.
E visto che Ezio Bosso non si risparmiava, io idem.
A volte incontri persone che ti piacciono proprio.
E ti viene voglia di girargli intorno.
Senza motivo e senza mandato.
© Efrem Raimondi. All rights reserved
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Un modo splendido per salutarlo oggi che se ne è andato.
fine della sofferenza…
Non dico nulla Efrem, ammiro!
piero – è stato un incontro decisamente felice
Fotografie potenti: tutte enormi, ma due mi prendono e mi scuotono… Come quando sentì un disco, lo riconosci pur non avendolo ascoltato mai e lo rimetti 1000 volte senza riuscire a saziarti:
Guardo.
Le mani… E quel rettangolo di luce…
Mamma mia… E non ci sono altre parole!
Grazie!
vanessa – veramente grazie a te!
Pingback: Bosso | bei zauberei
Ho riletto il tuo post e, avendo tempo e voglia, ho voluto conoscere meglio Bosso, che si autodefinisce “un uomo con una disabilità evidente in mezzo a tanti uomini con disabilità che non si vedono.”
Bene, devo dire che ho scoperto un pozzo (di talento, di conoscenza, di cultura…..) nel quale viene voglia di scendere sempre più. Ci sono in rete bellissime intervista nelle quali ho ritrovato una straordinaria profondità mentale non solo sulla musica ma anche sullo spazio (non necessariamente architettonico) e sull’arte che rivelano un pensiero sul mondo a tutto tondo, sinestetico, globale. Divertente il fatto che da bambino dicesse che Calder era suo nonno…. e in fondo, perché no? si dice che non possiamo sceglierci i genitori, ma i nonni forse sì!
Quanto a te, l’ultima foto, con quel rettangolo di luce ritagliato nel buio, decentrato sia rispetto all’inquadratura fotografica che rispetto all’architettura dell’ambiente, mi piace e mi incuriosisce, pare quasi metafora di un percorso anomalo, fuori dagli schemi…….
vilma – c’è un tempo che possiamo scegliere. e va scelto
Avere il privilegio di conoscere Ezio….ebbene si, io l’ho avuto!!! Parlare con lui, ascoltarlo, vederlo, sentirlo, apprezzarlo…. E’ un’esperienza unica! Io dico a tutti: la mia vita prima e dopo Ezio Bosso…. per lui nutro grande Ammirazione e un affetto inspiegabile…come per un figlio… lui e’ un PRODIGIO….. lui e’ arte,conoscenza,passione,umilta’…..e prevalentemente e’ Amore!!!!!
Incontro splendido! Fotografie sofisticate e splendide: vado a prendere VF
una volta tanto sarò breve: foto splendide per un personaggio straordinario!
vilma – sì, ezio bosso lo è. e per me è stato ossigeno
Grande! … bellissima la prima per composizione e per come hai gestito la luce che cade su Bosso, secondo me, da povero pisquano, un piccolo capolavoro tecnico, bilanciato benissimo. Ti confermi sempre.
Giovanni – grazie! la questione tecnica è però relativa. nel senso che è sempre e solo subordinata a come vuoi esprimerti. possederla è al servizio di questo. uno strumento insomma. non possederla è un impedimento. fosse anche solo per ritrarre margherite. alla faccia di chi, per demagogia o ignoranza, dice il contrario.
però in questo percorso, ti assicuro, è tutto davvero molto molto semplice
Che emozione Efrem, Grazie. Si… e quando ti piacciono proprio le lasci girarti intorno e scoprire come ti vedono. Si, Grazie davvero.
Ezio – grazie a te! è stato un vero piacere ritrarti. e soprattutto conoscerti. un abbraccio
Efrem…potresti anche pubblicare la mappa, però!
…al prossimo Martini, o alla prossima foto!
roberto – ottima idea! risale a molto tempo fa… se la trovo lo faccio
La cosa che mi sconcerta dei tuoi ritratti, Efrem, é la destrutturazione del personaggio. La maggior parte degli autori ti piazza li il faccione e vai con sguardi intensi e pose speciali. Tu lo annusi come farebbe la mia bassotta, lo fai a pezzettini e ce le lo restituisci shakerato con una velatura di limone….gin puro, con leggeri aromi, come si addice ad un Martini cocktail che si rispetti. Bellissima e molto intensa questa serie….mi verrebbe da mandarti a fan culo Efrem, sei troppo bravo..!
Roberto – non farti venire tentazioni malsane…
l’idea di fare come la tua bassotta mi piace molto: il bassotto… cane che adoro. anche il martini cocktail. del quale un tempo avevo la geografia dei posti dove lo facevano meglio. redatta da me e per me. giuro
Questa settimana ri-comprerò Vanity, voglio leggere, voglio vedere. Mi piacciono quelli che combattono e quelli che guardando vedono .
Luca – sul fatto che ezio bosso sia un meraviglioso combattente non c’è dubbio. mi ha fatto un grande piacere ritrarlo
Quando un Fotografo così e un Compositore così si incontrano, io compro Vanity Fair.
Rosario – sono molto d’accordo :)