Fantastiche nella loro “normale” semplicità. Quella di Emmanuel Gallina ha qualcosa in più però, come un movimento leggermente “squilibrato” che attrae subito.
Mi piacciono molto per la frescheszza e la forza, per la loro semplicità non scontata: tu fai diventare tutto semplice a guardarle le tue immagini, ma so che non è così.
E Interni è una gran bella rivista.
concordo… interni è una rivista splendida. lo è sempre stata.
ed è sempre stata un luogo di sperimentazione fotografica, altro che certi maschili… femminili… e sa dio
cos’altro. anzi diletta, magari un giorno faccio un bel compendio fotografico del percorso con interni! magari…
un grande affetto diletta… collaboro con interni dal 1985 e ho lavorato con due direttori diversi tra loro, ma rari da incontrare: dorothea balluff la
prima e gilda bojardi la seconda, tuttora al timone. affezionato forse è riduttivo… a questa rivista devo molto. e ho dato molto.
è stata una vero spazio dedito alla sperimentazione, alla fotografia di ricerca… c’è stato un periodo in cui i fotografi erano davvero tosti.
e le riviste pure. tra l’altro parlo di un magazine, uno dei pochi editi in ‘sto paese, dal respiro davvero internazionale.
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la mia preferita è quella di Philippe Nigro. Il gesto, l’espressione. Si crea una corrente che esce dalla foto.
vedi tu la fotografia? altro che oggettività, verità e compagnia bella… soggettiva!
come la scelta di ripresa: soggettiva!
e relativa…
Fantastiche nella loro “normale” semplicità. Quella di Emmanuel Gallina ha qualcosa in più però, come un movimento leggermente “squilibrato” che attrae subito.
quella che dici valeria ha anche per me qualcosa… non so se in più o in meno.
Mi piacciono molto per la frescheszza e la forza, per la loro semplicità non scontata: tu fai diventare tutto semplice a guardarle le tue immagini, ma so che non è così.
E Interni è una gran bella rivista.
concordo… interni è una rivista splendida. lo è sempre stata.
ed è sempre stata un luogo di sperimentazione fotografica, altro che certi maschili… femminili… e sa dio
cos’altro. anzi diletta, magari un giorno faccio un bel compendio fotografico del percorso con interni! magari…
Mi sembra di cogliere dell’affetto nei confronti di Interni o sbaglio? Efrem, da quanto ci lavori?
un grande affetto diletta… collaboro con interni dal 1985 e ho lavorato con due direttori diversi tra loro, ma rari da incontrare: dorothea balluff la
prima e gilda bojardi la seconda, tuttora al timone. affezionato forse è riduttivo… a questa rivista devo molto. e ho dato molto.
è stata una vero spazio dedito alla sperimentazione, alla fotografia di ricerca… c’è stato un periodo in cui i fotografi erano davvero tosti.
e le riviste pure. tra l’altro parlo di un magazine, uno dei pochi editi in ‘sto paese, dal respiro davvero internazionale.