E poi c’è la fotografia che non ti abbandona.
Mai.
Appena tornato da Palermo, che mi dà sempre tanto, con un modesto numero di fotografie – io scatto poco, molto poco.
E non capisco le raffiche.
Ma quello che mi conforta è la certezza, questa sì, di aver fatto una sola fotografia.
E mi basta…
Tutto il peggio del mondo: un gatto, nero, mosso, in iPhone.
Niente, volevo dirlo subito appena tornato.
Non come una diretta, ma più urgente.
Molto più urgente.
Ciao.
© Efrem Raimondi. All rights reserved.
Il gatto che attraversa il fotogramma, 2016. Scopello, Sicilia.
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Gatto nero attraversa l’intero fotogramma.
Poetica metafora della fotografia che attraversa la tua intera vita.
in effetti più o meno Alberto è proprio così
Scopello……l’abbeveratoio……e poi il silenzio del tempo fermo….silenzioso passeggia….
nell’abbeveratoio c’era un sommergibile telecomandato da un ragazzino, claudia. giuro
Ps potente!
L’urgenza.
Conosco questa esigenza.
Che si alterna alla lentezza, alla paralisi, al blocco, al bisogno infinito di intimità.
Poi di nuovo l’urgenza.
Che ti investe, ti trascina, che è una sintesi violenta, prepotente, tal volta per me sconvolgente.
Perché li sento il legame, la dipendenza, la schiavitù, la simbiosi con la fotografia.
Che è la voce di qualcosa di molto più profondo, insondabile razionalmente, semplicemente è e pretende spazio, visibilità, attenzione.
assolutamente Vanessa
un gatto di Palermo, mi pare di capire…… l’essenza del gatto, siculo o altoatesino….
e il luogo? ha importanza il luogo, l’informazione sul contesto?
nessuna importanza dal punto di vista della fotografia in sé. solo una nota biografica vilma
….se a prescindere !!….perche nominarlo !!??
…..faccio e basta
perché è tutto il male del mondo, José. e quindi mi piace, molto, sottolinearlo
#gattini #urgenze #sicilia #amore
Non ti abbandona e ti conforta.
Conforta anche me, quando vedo fotografie come questa.
ciao!
p.s. lo strumento secondo me è relativo invece.
Perchè il linguaggio resta il medesimo. A prescindere.
a prescindere sì, iara
:-) queste cose mi salvano giornate orrende…
piacere di contribuire in qualche modo, Luca
…..vedo che lo strumento è sempre molto presente….invece
ci sono quelli che hanno bisogno del i Phone…..altri non sentono questi bisogni
ma vedi Josè, per me non è un bisogno. e hai ragione: ognuno faccia come gli pare… lo strumento mi cattura sempre poco. niente.
ci sono quelli che hanno bisogno di raffiche e quelli che no…..io capisco tutti !!!
….un bel nero
ma io ho solo detto che non capisco le raffiche, mica chi le usa. quelli li capisco benissimo e continuino pure. solo non fa per me José.
il gatto insegna molto, sia nel bianco che nel nero… ho imparato molto guardandoli
Guardo questa fotografia da un po’ e mi ammutolisce: riempie tutto e mi ammutolisce. Grazie Efrem per i tuoi potenti silenzi.
molto gentile, valeria
Bellissimo Efrem!bello scatto e poi un gatto!
già… un gatto: tutto il peggio del mondo in una fotografia, Laura. e le due cose coincidono
BELLISSIMO EFREM !!!
la tua capacià di disegnare con l’obiettivo è fantastica…bravo!
grazie Titti! grazie davvero
Ma neanche tu la abbandoni mai. E si vede.
si tenta di non divergere Alessandro. poi… poi grazie