Irene Grandi e Stefano Bollani

Milano, ottobre 2012 © Efrem Raimondi. All rights reserved.

Li incontro mercoledì 24 ottobre, a Milano nello studio di registrazione Artisti Nascosti.
Scala ripida che porta giù giù… atmosfera underground e luce soffusa. Ottima per l’ambiente… insufficiente per fare foto.
Creiamo una postazione fissa in nove metri quadri, dove c’è una batteria: due generatori, due torce riflesse dritte al soffitto e luce sufficientemente diffusa.
Qui si lavora prevalentemente in Hasselblad. Mentre poi in giro si va in Nikon con flash sparato. E magari qualcosina che aiuti l’ambiente.
Irene Grandi l’avevo già ritratta per GQ Italia anni fa, poi l’ho incrociata altre volte. Mentre per Stefano Bollani è la prima volta.
Non sapevo bene che diavolo fare, ma visto che c’era una batteria e una chitarra, magari… penso a questo mentre mi fumo una sigaretta in superficie. Emerge anche Irene Grandi con la truccatrice e si parla di luci e make up.
Ma Bollani dov’è? Una botta di batteria definisce il punto esatto.
Perfetto, coi musicisti è così. Credo sia più forte di loro.
Mi è successo anche con Noel Gallagher, con Mark Knopfler e forse anche altri: se c’è uno strumento nei paraggi ti mollano e ciao, suonano.
E chi se ne frega se non è un pianoforte, in fondo la batteria è comunque uno strumento a percussione. E Stefano Bollani un musicista.
Così improvvisano un duetto. E io scatto. Mica c’è da dire un granché, giusto due accorgimenti puramente tecnici… siamo in nove metri quadri!
C’è un ottimo feeling tra loro. E ne beneficiamo tutti.
Poi c’è l’intervista di Angelo Sica, giornalista. Per il magazine Grazia.
Assisto e faccio qualche scatto così, molto leggero.
Fine dell’intervista e io ricomincio, random per corridoi e spazi assortiti. Loro sono entrambi gradevoli e disponibili.
Fine. Quello che dovevo fare l’ho fatto. Postproduzione veloce e consegna al magazine. Adesso non è più affar mio.
E qui pubblico ciò che a me piace.

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

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Tutte le immagini sono state realizzate a Milano il 24 ottobre 2012, presso lo studio di registrazione Artisti Nascosti. Si ringraziano per la cortesia Chiara Fella e Mauro Abbiatello.

Assistente fotografia, Alessandro Albano.
Fotocamere: Hasselblad H3D II-39 con ottica 50 mm e Nikon D700 con ottica 24-120.
Luce, flash: Profoto e SB 900 Nikon.

FB_efrem

 

 

18 thoughts on “Irene Grandi e Stefano Bollani

  1. È sempre un piacere vedere quello che fai e leggere i tuoi commenti, si nota e si gusta lo stesso sapore delle tue lezioni. Sei sempre un grande

  2. Molto semplici, molto efficaci. Poche note suonate bene. Quella di Irene Grandi che allarga il braccio e sembra volare via e quella di Stefano Bollani alla batteria, così diretta e immediata, le trovo veramente belle.

    • potenza della parola.e dello spazio che se lo possiedi…
      ma ti dico di più… hai perfettamente centrato il problema: tutto quanto a proposito è finalizzato a questa frase.

  3. Tutto bellissimo, ancora caldo ! Un set ricco di invenzioni ed emozioni, improvvisazioni, ma nel senso più musicale del termine, cioè nulla è per caso…
    Trovo le immagini di Irene particolarmente irresistibili, delineano in pochi tratti un carattere complesso, con grande spontaneità. Tanti complimenti !

    • ti ringrazio claudio. credo che la circostanza, fatta di diversi elementi, dettasse il percorso. che quanto più semplice e diretto ne avrebbe beneficiato. in fondo è un reportage a ben guardare.

  4. complimenti Efrem, mi piacciono molto e tu sei un grande. Si respira la musica, si respira l’entusiasmo e l’energia di Irene e la simpatia di Bollani, la sua capacità di improvvisare. Hai colto dei gran bei momenti. Bravo!!! rileggendo sopra di me, per il discorso che facemmo sulle foto posate o naturali, quella della bottiglia mi sembrava naturale, colta mentre stava bevendo e invece no. Quanto ho da imparare?

      • per un commento fuori dal coro, la foto che mi intriga di più è quella posata, a colori, tatuaggio e occhiali neri, attorno il buio che invita a cercare con lo sguardo un contesto indistinto dove spicca il bagliore blu della bottiglia. Sarà per la mia frequentazione con la pittura e i suoi tempi lenti, sarà perché non ho mai capito per quale motivo un’istantanea debba essere a priori migliore di una posa.

  5. La vita dura del grande fotografo! 9 mq due strumenti e due flash. Ovvero sapersi arrangiare…
    Peccato per la Nikon… scherzo ovviamente, ma essendo dall’altra parte…

      • E anche felice…
        Ah per chi dovesse leggere, non ero ironico sul grande fotografo.
        Due torce più quello della 24×36, non ricordo la marca…

  6. Stefano Bollani alla batteria????? Ma come mai?
    Per il resto mi piacciono queste fotografie, anche quelle a colori. Bella quella a Irene Grandi da sola con la bottiglia!

    • e appena l’ha vista ci si è fiondato diletta! e pata pim e pata pum…del resto è un vero musicista. e suona.
      quelle sul divano sono più delle istantanee, quella con la bottiglia invece no. più posata.

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