Carolina Kostner due sguardi

Di pattinaggio capisco poco.
E chi se ne frega.
Ma vedere lei, Carolina Kostner, è un’esperienza a prescindere: vola come una rondine. Ed è splendida come una rondine.
L’ho fotografata per una campagna Dainese del 2007.
E in questa immagine, il suo sguardo è stato cercato.
Ma visto che è stato trovato, c’era. E le appartiene.
Io non stravolgo mai niente e nessuno.
Guardo e basta.

© Efrem Raimondi – ph. Carolina Kostner. All rights reserved

Poi, una volta finito lo shooting, pronti per il taxi, facendo due chiacchiere vicino a una enorme vetrata, lei mi guarda così.
Per fortuna avevo la Leica in mano, non so perché… la porto per farmi compagnia e spesso resta solo a guardare: ho puntato e scattato.
Forse me l’aspettavo. Forse ci speravo. Forse boh.
Ma è un’altra Carolina. Eppure è la stessa.
Se la si guarda volare, si capisce perché.

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

Agenzia: Carmi e Ubertis.
Per Dainese, Vittorio Cafaggi.

Fotocamere: Pentax 67 con 105 mm e Leica M7 con 35 mm.
Film: Fuji NPS 160 NC
Flash Profoto – luce ambiente.

14 thoughts on “Carolina Kostner due sguardi

  1. Stavo pensando che alle Olimpiadi di Sochi la Caro ha fatto le due facce: il Bolero nel programma lungo, e l’Ave Maria in quello corto.

  2. anche se cercato lo sguardo è il suo, la determinazione, sembrano davvero due ali di rondine pronte a spiccare il volo, come se i piedi infilati nei pattini e i suoi occhi fossero una cosa sola, come quando allarga le braccia impegnata nel creare la figura. la seconda, i suoi occhi incantano, un sorriso appena accennato, mi ricorda la Monna Lisa, non ha nulla a che fare, lo so… però quel sorriso abbozzato…la mente fa strane associazioni…

  3. nella prima vedo tanta deteminazione e malinconia, la consapevolezza delle responsabilità, il dovere. nella seconda la spontaneità che nulla deve, una gratitudine che aleggia, l’essere.
    la prima pesa, la seconda vola.

  4. Infatti! Una rondine! Non ho mai capito il riferimento alla farfalla! Belle entrambe anche se lo sguardo e la atmosfera sono diverse. Quindi tu Efrem hai una Leica che ti fa compagnia: quando lavori o sempre? :-)

      • Sembra una dama di compagnia per come ne parli :-)
        Immagino che preferisce lavorare! Ma lo fa? Efrem scusa se insisto ma è tema che mi sta a cuore quello degli strumenti dismessi dalla tecnologia nuova. Un po’ come succede alle persone

        • capisco il fatto emotivo… nel caso specifico la risposta è no. non lavora più per gli altri. ma per me e basta.
          e quando succede credo le piaccia.

  5. preferisco decisamente la seconda foto, più dolce ed umana per un’atleta sovrumana.
    Nella prima forse c’è la sportiva, lo sguardo determinato e l’espressione un pò dura di chi ha consapevolezza di sé, nella seconda una giovane donna coi capelli scomposti, illuminata dalla sciarpa bianca, che ci guarda con un’ombra di esitazione. Casualmente, è una stella del pattinaggio….. “e chi se ne frega.”

    • la seconda appartiene, credo, di più alla memoria collettiva. lo sguardo della prima, molto meno… almeno, credo.
      è stato cercato davvero, ma sapevo che ce l’aveva. non chiedermi perché, non saprei essere circostanziato… sono robe epidermiche. credo :)

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