Il numero di aprile è il più importante dell’anno. Questo per la rivista INTERNI, causa il Salone Internazionale del Mobile: Milan Design Week.
Ibrido. Anzi, Hybrid Architecture & Design, che è il tema della splendida mostra nei cortili dell’Università degli Studi di Milano.
Questo redazionale è estremo. E il soggetto è la luce. Che è sempre padrona. Quando dà e quando toglie. E qui toglie.
Qui è solo la luce che c’è. Quella prodotta dalla lampada di turno.
In epoca digitale una sfida vera. L’avrei fatto in pellicola ma non c’era il tempo.
Non c’è più tempo…
Il tema della luce è anche quello dell’ombra.
Quando precaria o circostanziata, della penombra.
Che è luogo ambiguo per la vista. E di incertezza.
Zona della trasfigurazione. Dove la definizione è un valore mnemonico.
Un territorio che amo, quasi una nebbia emotiva.
L’abitudine al monitor rimbecillisce: credi che la realtà retroilluminata sia lo standard ideale in fotografia?
Bello e tombale, la dialettica è un’altra.
E io godo solo col cartaceo. Perché tocco con mano.
Solo dopo, a giochi fatti, cerco la pagina FB di La Stryxia, l’altro soggetto delle immagini, quello tangibile. E gentilissimo.
Leggo questo: PAGLIACCIO TRAVESTITO A LUTTO.
© Efrem Raimondi. All rights reserved.
Stylist, Nadia Lionello.
Assistenti, Alessandro Albano e Francesco Andriolo.
LAMPADE:
RITUALS, di Ludovica+Roberto Palomba per FOSCARINI,
AVIA, di Zaha Hadid per SLAMP,
ASCENT, di Daniel Rybacchen per LUCEPLAN,
LABO, Federico Sandri per PENTA,
MIA, di Nicola Grandesso per DE MAJO,
FLORENSIS, di Ross Lovegrove per ARTEMIDE.
POLTRONA di Vincent Van Duysen per B&B ITALIA,
Abiti e accessori: ABER GAZZI, DE TOMASO, TSHIRTERIE.
Fotocamera Hasselblad H3D II-39 con 50/3,5.
Un grazie a La Stryxia.