Magazines tourbillon

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

Magazines tourbillon…
Ho inviato a 68 persone che lavorano nell’editoria periodica, quindi quotidiani esclusi, una sorta di questionario.
Sono sedici domande più una, semplicemente per verificare dei dati.
Photo editor, stylist, giornalisti, redattrici, art director, segretarie di redazione, che lavorano stabilmente alla produzione dei magazine italiani. Salvo qualcuno, si tratta di contratti di assunzione a tempo indeterminato.
Alcuni appartengono alla stessa redazione, diversi allo stesso gruppo editoriale.
Hanno risposto in 57. Chi non l’ha fatto avrà avuto i propri motivi. Che io non discuto.
Sotto, pubblico domande e risposte.
Ognuno tragga le conclusioni che preferisce, io do solo i numeri.
Un’unica considerazione: il massimo dell’investimento è fashion.
Tutto il resto nel suo insieme vale sì e no il 10-20% dei borderò.
Esclusi i magazine di design e architettura, più quelli di indirizzo scientifico, ovviamente.
Inclusi i newsmagazine generalisti, maschili e femminili, più alcuni ”settoriali”… ovviamente mica tanto.
In effetti c’è un’altra considerazione: alcune risposte, quelle che dovrebbero dare un’idea sull’orientamento editoriale nel suo insieme, sono piuttosto contraddittorie.
Molto modestamente, mi sembra grande la confusione. E in generale tra le righe delle risposte ho percepito i forti timori di alcuni… per diversi motivi sui quali magari varrebbe la pena di tornare, più avanti e con un minimo di analisi.
Al momento la nota è che il conto da pagare è salato, e non tanto per via della contingenza economica: chi lo paga?

PDF    Q U E S T I O N A R I O

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