Tra questa pianta e me,
c’è una relazione.
Questa.
Tra questo muro e me,
tra questi tubi e me,
tra queste due finestre e me,
e anche tra quel poco di erba che spunta,
e me,
c’è una relazione.
Questa.
Nessun messaggio.
Nessuna spiegazione.
Tra questo angolo di Sicilia e me,
c’è una relazione.
Questa.
Non c’è un perché.
Non c’è un risvolto.
C’è solo questa fotografia.
Che dichiara un’appartenenza.
E tutto finisce qui.
In questo rettangolo.
INSTA 88. From the series INSTARANDA – Palermo, giugno 2017
© Efrem Raimondi. All rights reserved.
update – 20 giugno
Questo articolo ha anche – ha avuto – la funzione di test.
Da una parte una fotografia, dall’altra un testo.
Leggendo qua e là commenti vari via social,
mi sembra emergere una difficoltà di lettura dell’una e dell’altro.
Una difficoltà a stabilire una reale relazione tra due percorsi distinti.
Guardiamo, certo, ma cosa vediamo?
Come avere una visione parziale… ma come possiamo tradurre poi in fotografia l’invisibile?
Che è il vero elemento distintivo di un fotografo.
Credo che è da qui che dovremmo partire.
Io anche.
E ne parleremo l’1 luglio a Torino. Eccome se ne parleremo…
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