Fotografo donne. Non modelle.

Francesca Matisse by Efrem Raimondi

 

Uno sguardo.
Quello di Francesca Matisse. Una donna.
Che sia anche modella per me è del tutto marginale.

Alla Ca’ Brutta. Che m’è sempre piaciuta.
Insieme dovevamo realizzare un’immagine.
E qui sì, il fatto che sia modella è stato funzionale.
Una sola immagine.
Finalizzata a una mostra che si terrà ad aprile. Una collettiva.
A Milano. Dove la Ca’ Brutta è sorta nei primi venti del ’900.
Che m’è sempre piaciuta forse anche un po’ grazie ai ritratti di Gabriele Basilico.
Perché è di veri e propri ritratti che si tratta.
Ne riparleremo…

C’erano anche la mia assistente Giulia Gibilaro e Monica Cordiviola, fotografa.
A me piace la presenza dei colleghi.
Non amo i fotografi solo a distanza…
Anzi, se li ho vicino sto meglio.
Non sempre.
Questa volta sì.

Fatta la fotografia c’era ancora un po’ di luce.
E c’era una grande finestra che ho amato subito.
Anzi… che ho amato già al primo sopralluogo a luglio.

© Efrem Raimondi iPhonephotography.

Dammi lo sguardo Francesca. Per favore.
Di più.
Ancora di più.
Così.
Esattamente così.

© Efrem Raimondi. All rights reserved

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workshop Milano – New Old Camera

Alessandro Zanardi by Efrem Raimondi

Alessandro Zanardi © E.R.

Workshop, La sede del ritratto, prossimissimi…
Va be’, Follonica è settimana prossima, quindi andato.
C’è solo la cosiddetta lectio magistralis la sera del 9 ottobre, aperta a chiunque voglia.
Così come Roma, per Rimesse Fotografiche, che è il 17 e 18 ottobre.
Entrambe le info comunque si trovano nel menù in alto alla voce WORKSHOP ECCETERA.

Quindi c’è Milano:
7-8 novembre
New Old Camera
Organizzazione Workshop On The Road 

Info e contatti

In generale il senso del percorso è questo

© Efrem Raimondi. All rights reserved

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Nape One – no message

 

Efrem Raimondi - NAPE ONE video


In mezzo al lago mi spengo
e tutto è lontano…
Sta’ zitta…
Lake and Nape. No message.
I just want you.

28 secondi punk… così eravamo, così siamo.

© Efrem Raimondi. All rights reserved

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Workshop eccetera – Appuntamenti

E.R. backstage © Nicola Petrara

E.R. backstage © Nicola Petrara. All Rights Reserved.

Una serie di appuntamenti che mi riguardano tra settembre e ottobre… tre workshop e due conferenze – o lectio magistralis, che stona un po’ per quel che mi riguarda, ma così si usa dire.

La sede del ritratto è il workshop. La cui prima uscita è stata a maggio alla Fondazione Fotografia Modena. E visto com’è andata mi ha convinto a riproporlo. Io che sono un po’ restio… che non amo particolarmente i WS: prima di questo di fatto non ne facevo.
Due giornate piene nelle quali il soggetto è il ritratto.
Oltre il genere in cui spesso lo si colloca con eccessiva rigidità.
Il ritratto al quale penso è innanzitutto fotografia: poi si ragiona su alcune sue specificità.
Ma senza un’idea più generale di fotografia, non credo si possa affrontarlo… non credo si riesca a fare emergere la cifra espressiva che ci riguarda.
Che se presente, da sola è in grado di trascendere il genere e portarci davvero altrove. Dove al momento non sappiamo.
Comunque altrove.
Se no nisba.
Se no possiamo infilarci comodomante nel flusso mediatico.
Che ha i suoi vantaggi, però la domanda è: ci riguarda davvero?
Ci appartiene davvero?
Ci soddisfa davvero?
Ci riconosciamo davvero?
Se è così, questo è un workshop inutile.
Perché si rivolge a chi è più animato dal dubbio e meno dalle certezze.

Una sola cosa… è un workshop con un’impronta precisa e che mi appartiene: non ha alcuna pretesa di universalità.
Per cui se il ritratto che mi riguarda è proprio estraneo, meglio evitare.
Nulla di male intendiamoci, ma almeno non si perde né tempo né denaro.

© Efrem Raimondi. All rights reserved

Qui riporto il calendario ad oggi. Mancano alcuni appuntamenti in fase di definizione.
Di volta in volta aggiorno. Comunque si trova in alto nel menù alla voce WORKSHOP ECCETERA.

12-13 settembre Cambiano (Torino).
Workshop inserito nell’ambito di Cambiano Foto Festival.
Il cui Direttore artistico è Paolo Ranzani
Info e contatti:
http://www.cambianofotofestival.it/portfolio/efrem-raimondi/
Questa la scheda di partecipazione e il costo:
http://www.cambianofotofestival.it/partecipa/
Per ulteriori informazioni dirette:
Carlo Magenis
: +39 349 5816 123 
 carlo.magenis@gmail.com

10-11 ottobre Follonica (Grosseto).
Workshop inserito nel contesto della manifestazione patrocinata dal Comune di Follonica La città Visibile.
Sempre in questa circostanza il 9 ottobre presso la Pinacoteca Civica – ingresso libero – lectio magistralis La fotografia non esiste.
Info e contatti Alessandro Burato, che è l’organizzatore
http://www.alessandroburato.com/workshop-di-efrem-raimondi-a-follonica/

17-18 ottobre Formello (Roma).
Workshop organizzato da Rimesse Fotografiche.
Info e contatti:
https://www.facebook.com/events/747525538690839/permalink/747550385355021/
Per informazioni dirette:
Arianna Bonafede – 333 75 38 721

24 ottobre Milano.
Portfolio Review. Conferenza organizzata dalla rivista Il Fotografo.
Con la partecipazione di: Settimio Benedusi, Gianni Berengo Gardin, Maurizio Galimberti, Giovanni Gastel, Guido Harari, Giuseppe Mastromatteo, Malena Mazza, Ferdinando Scianna.
E il sottoscritto.
Conducono Denis Curti e Giovanni Pelloso.
Info:
http://www.spreafotografia.it/eventi/
https://www.facebook.com/events/144604972538257/

Questo al momento è tutto.
Spero a presto.

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Fiorucci – Sul divano che fa ciao

Elio Fiorucci by Efrem Raimondi

Fiorucci me lo voglio ricordare così…
Un’istantanea in banco ottico durante un lavoro nel mio studio.
1990… un redazionale per un magazine che, giuro, non mi ricordo.
Mi sembra che fosse quello o quell’altro… o quell’altro ancora.
Non mi ricordo neanche perché Elio Fiorucci fosse da me.
So che a un certo punto mentre si stava chiacchierando gli ho chiesto un semplice souvenir. Non un ritratto. Un ricordo di quella giornata.
E questo è.

C’era stato un singolare precedente…
1988, Alessandro Mendini crea OLLO rivista senza messaggio e pubblica Alessandra, uno dei ritratti che feci per un lavoro sul narcisismo… tutti nudi di transessuali.
Passo casualmente dal negozio FIORUCCI attaccato a San Babila, e vedo in vetrina, proprio in bella vista, il magazine.
Esattamente per come lo pubblico qui

OLLO magazine - Efrem Raimondi blog

Io son lì esterefatto che la guardo e riguardo. Le giro attorno… entro in negozio… esco e riguardo.
”Buongiorno! Cosa ne pensa?”
Era Elio Fiorucci… imbarazzato mi esce un interessante e cerco qualcosa di più decente.
Zero… e lui d’emblée ”Lei è l’autore?”
”Sssiii…”
”Venga, entri un attimo per favore”.
E ne abbiamo chiacchierato un po’. Di Alessandra e di OLLO.
Questo era Elio Fiorucci: meravigliosamente gentile e diretto.
Un grande designer nel vero senso del termine.
Trasversale e sorprendente.
L’ho rincontrato altre volte. E ritratto in due circostanze.
L’ultima volta nell’aprile del 2014.
Ma non intendo pubblicare altro che quella sul divano che fa ciao.
Una gran bella persona.

A margine: mi scappa una risata pensando all’imbarazzante censura modello social 2015.
1988, Milano Piazza San Babila, nudo di trans in vetrina.
Fiorucci.

© Efrem Raimondi. All rights reserved

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Ritratto – Workshop: La sede del ritratto, bis

Efrem Raimondi Workshop

Cambiano Foto Festival, 12 e 13 settembre, La sede del ritratto, workshop di due giorni nell’ambito di una manifestazione più ampia della quale Paolo Ranzani è il direttore artistico.
Tutte le informazioni che mi riguardano sono qui: http://www.cambianofotofestival.it/portfolio/efrem-raimondi/
E questa la scheda di adesione con relativo costo:
http://www.cambianofotofestival.it/partecipa/

Per informazioni dirette:
Carlo Magenis
+39 349 5816 123
carlo.magenis@gmail.com

Due righe sulla struttura del workshop: non è dissimile da quello fatto a maggio in Fondazione Fotografia Modena, e un paio di settimane fa a Venezia a Casa dei Tre Oci.
Stessa questione. Stessa sottrazione.
Per chi volesse un minimo di documentazione, questi i link:
https://blog.efremraimondi.it/workshop-mi-fido-di-adesso/

https://blog.efremraimondi.it/workshop-ritratto-report-modena/

Aggiornamenti su altri ws si trovano in WORKSHOP-ECCETERA nel menù in alto.

Cambiano Foto Festival – Sito e contatti

Cambiano Foto Festival

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Polaroid VS iPhone: BLA BLA… PRRRR!

© Efrem Raimondi - All Rights reserved


Ah… dkhjoirfv dfjcnjpsam, djojqg. Che poi kchikeepmlladfgheyfff deherioss hdgskoiof! Ah… jfklwkdf djhk1ki 16 fjkwfmk djquiodpcmnb cgietcfddfj dmje, dgwl, djhfllo hgkd stf.
Ah … stgh – urca!- albfdhyuwrk!! Bla Bla PRRRR…
Bla Bla Bla. PRRRRRR.

Beatriz - Polaroid by Efrem Raimondi

Beatriz, 1997
From the series Appunti per un viaggio che non ricordo. 1989 – 2001
Polaroid SX-70. Polaroid 600 BW film.
Print 100 x 100 cm.

Laura by Efrem Raimondi, iPhone Photography

Laura, 2015
iPhone 4s. Software, Silver Efex Pro 2: only add film grain.
From the series Insta_Randa, 2007 –
Print 50×50 cm

Mariateresa by Efrem Raimondi, Polaroid

Mariateresa, 1999
Polaroid SX-70. Polaroid 600 BW film.
From the series Appunti per un viaggio che non ricordo, 1989 – 2001
Print 100×100 cm

© Efrem Raimondi. All rights reserved

Dalla Polaroid all’iPhone.
Nessuna alternativa.
Nessun messaggio.
Si continua e ciao.

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Ritratto quattro regole però

Efrem Raimondi backstage - by Giulia Diegoli

Ritratto… quattro regole. Come a bigliardo.
Mi piaceva molto giocarci, all’italiana, cinque birilli.
Ho ancora la mia bella stecca due sezioni… ferma lì da una quindicina d’anni.
Comunque ero un giocatore modesto.
Malgrado conoscessi le regole.
Perché vero, non basta conoscerle per giocare bene.
Solo che se non le conosci, non giochi.
Questo per quanto concerne il bigliardo, dove le regole sono oggettive.

In fotografia no.
In fotografia sembra che possa valere tutto.
Cioè niente.
Sembra.
E certamente per fare una fotografia qualsiasi, e magari anche piacevole, può anche essere vero.
Per farla…
Rifarla è un’altra faccenda. E il culo della casualità è esaurito.
Per ovviare a questa imperdonabile latitanza, occorre conoscere quelle quattro regole oggettive.
E già basterebbe per continuare nel gioco collettivo.
Poi però si può andare oltre e alzare il livello.
Con delle regole soggettive: quelle che manipolano coscientemente le oggettive.
E che sono la struttura della tua capacità espressiva. Quindi ben più complesse. Perché le usi senza dover ricorrere ad alcun ripasso, senza passare da alcun manuale.
Eppure sono struttura visibile.
Se non conosci le prime, non passi alle seconde.
Tutto ciò vale per qualsiasi fotografia si abbia in testa.

Non sono un docente… non sono un didatta.
Sono solo un fotografo che ogni tanto esprime il proprio punto di vista in sedi a me non abituali. Ma che non mi dispiacciono affatto.
Siano conferenze, workshop, o corsi accademici… per me non cambia: senza la mia fotografia sarei muto.
E questo è il mio limite: non ho pretese universali. Non ci credo.
Io parto da me. Questo lo dico con estrema chiarezza, giusto per evitare equivoci.
E i miei workshop, quelli recenti sul ritratto, e anche i prossimi in programma, uguale.
È bene che insista: il ritratto è uno degli ambiti fotografici più soggettivi che esistano… come si potrebbe affrontarlo se non partendo da sé stessi?

Per questo le mie quattro regole sono cinque:

1 – Il ritratto è in primis fotografia: FOTOGRAFIA!
Ed è questo l’approccio col quale va affrontato. Troppo spesso si finisce
invischiati nelle specifiche di genere.
Che sostanzialmente fanno coincidere una soggettività discutibile con
l’oggettività assoluta, trasformandola in Verità.
Balle…

2 – Il soggetto del ritratto è l’autore.
Privato del suo sguardo, il ritratto cessa di essere fotografia per rientrare nei confini, stretti, del genere. Che è un fatto di costume, magari giornalisticamente rilevante ma stop: ciò di cui parlo non ha niente a che vedere con l’attualità. Della quale me ne frego.
Il ritratto che davvero mi interessa si concentra sulla relazione fotografica che intercorre tra i testimoni. E che produce una fotografia tout court che non necessita di spiegazioni.

3 – La fotogenia è un’idiozia.
Un concetto vuoto che ha solo a che fare con la gradevolezza.
Cioè un fatto esclusivamente mediatico. Quello che l’autore restituisce è una immagine altra. Tutta quanta bordi inclusi… che segnano il limite tra ciò che c’è ed è visibile, e ciò che viene escluso. E che quindi non esiste.
Una fotografia che non ha nemmeno l’urgenza di confrontarsi con la riconoscibilità.

4 – Sottrazione.
Andare senza tentennamenti all’essenza di ciò che per te rappresenta la cifra di quell’immagine. Fosse anche un dettaglio apparentemente marginale: fa’ che diventi soggetto. E tutto il resto scompare. Via!
Non devi condensare tutta la storia di quella persona: basta un frammento… il ritratto non è un riassunto.

5 – Il ritratto è tale quando il soggetto ha la coscienza di essere ritratto.
Esiste cioè una reale partecipazione. Fosse anche durante un bombardamento.
Non ne determina la cifra, a questa ci devi pensare tu.
Ma la consapevolezza, fosse anche un istante, che si è in un’altra dimensione nella quale avviene un’interruzione del normale procedere, deve esserci. Perché fare ritratto, farlo davvero, non è mica una roba normale. E certe consuetudini, anche morali, si stracciano.

Poi ci sono una serie di questioni che si modulano all’occorrenza: ottiche, luce, postproduzione e via dicendo con tutto l’apparato strumentale.
Che partecipa indubbiamente… ho un’idea molto precisa a riguardo. Ne ho già scritto. Ma tutto ciò è solo in subordine.
Per ciò che mi riguarda, finisce qui.

© Efrem Raimondi. All rights reserved

Backstage – Gentleman mag. Fotografia Giulia Diegoli

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Workshop – Ritratto – 2 incontri

MIO PADRE E IO ©Efrem Raimondi

Be’ insomma… mio padre e io.
Fotografati da mia madre.
Sarà il 1962… ’63. Nell’ordine che ha lasciato mio padre, incredibilmente non trovo la data.
Il mio primo workshop.

Due incontri al momento:
La sede del ritratto,
Modena, Fondazione Fotografia Modena, 22-23-24 maggio:

cover

 

Il mio ritratto sei tu,
Venezia, La Casa dei Tre Oci, 20-21 giugno:

VENEZIA

 

Al di là dei due differenti titoli, la struttura è la stessa.
E risponde alla domanda: qual’è l’origine, la matrice del ritratto che mi appartiene? Dove diavolo risiede? Come faccio a individuarla e quindi a modularla con le persone che ritraggo?
Ed è proprio una domanda sola.
Con una sola risposta: il ritratto è luogo di sintesi… crocevia di tutto il quotidiano che ci riguarda. E nel quale ci riflettiamo.
C’è un percorso da fare: prima come se parlassimo di fotografia… poi dentro nello specifico.
E si lavorerà anche.
No modelle, no modelli… non me ne abbiano, ma nella circostanza tutto inter nos.
Le info si trovano nei due link sopra.
¡Hasta Luego!

A margine: sulla questione workshop ne ho parlato specificatamente qui: https://blog.efremraimondi.it/workshop-mi-fido-di-adesso/

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