Ambizione e Fotografia

 

© Efrem Raimondi - All Rights Reserved

From the series  Appunti per un viaggio che non ricordo. 1986 – 2001

L’ambizione di un fotografo non è fotografare.
A me dico, a me non frega niente…

Sai cosa me ne faccio dei click e del corredo in linea bello ordinato…
Pulito nero cromato…
E muto.
Sai che mi frega del software e dei pixel?
Ma sai che mi frega della pellicola!

L’ambizione di un fotografo è coincidere con la Fotografia che produce.
E che ha davanti solo al momento della restituzione.
Per me preferibilmente solida. Bella stampata.
Altri facciano come gli pare.
Ma godono meno.
O godano come gli pare.

È un percoroso composto di due momenti che riguardano la visione: quello negato alla vista, che riguarda te soltanto, e quello che restituisci, finalmente visibile a tutti.

Qualsiasi aggeggio ottico, qualsiasi strumento atto allo svolgimento del percorso, è neutrale.
Non ha capacità cognitiva e si occupa solo di ciò che è oggettivamente visibile.
Un traduttore insomma.
Che inciampa e balbetta a seconda… più simile a Google Translate che a un professionista in carne e ossa.

La Fotografia no.
La Fotografia si occupa dell’invisibile.

Che solo l’autore è in grado di trasformare in linguaggio.
Per nulla oggettivo.
Per nulla vero.
Ma finalmente TU sei visibile.

Questa è l’ambizione.
Mica fotografare, alias armeggiare con strumenti fotografici in grado di produrre esclusivamente fotografie, cioè oggetti bidimensionali dal formato variabile ficcati in supporti che neanche loro sanno.

La Fotografia è altro…
La visione che hai del mondo.
Non si preleva, si fa.
Nessuno strumento.
Nessun giocattolo…
Cazzo guardi?

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

Polaroid 600 BW + SX-70
dalla serie  Appunti per un viaggio che non ricordo
Marzo 1993.

Condividi/Share