Prada, 28 ritratti

Prada by Efrem Raimondi

 

La fashion week milanese…
Ho girato qui e là e quello che mi resta è niente.
Perché ciò che si vede durante, coincide con perfezione millimetrica a tutto ciò che non mi piace vedere. Limousine incluse. E a me le automobili piacciono, ma quella roba lì…
Milano due eventi… design e fashion, distanti e a confronto: il primo apre la città, il secondo la blinda e tu sei in coda, dovunque fuori.
E alle ragazzine accalcate per vedere la Herzigová, Roberto Bolle e le varie star adunate per l’occasione, restano toraci, spalle e teste rasate di bodyguard in grigio 2×2 metri… tutto dentro gli smartphone.
Questo è il fashion system. E si vede. Quanto amavo Moschino…
Mentre la moda è ciò che non si vede. E cioè un duro lavoro dietro le quinte.
Io non la conosco. L’ho frequentata per una breve stagione molti anni fa.
Fotografando sul serio. Poi basta.
Perché quando si ritrae la star, cioè quello che mi capita di fare, con tutto il nécessaire, trucco & parrucco, griffe & stylist, redattrici eccetera, non è moda, è ritratto.
Che è un altro pianeta. Non più o meno nobile, semplicemente altro.

E adesso veniamo alla fotografia… quella nella quale mi rifletto non ha generi.
Solo attenzione espressiva per ciò che ritrae.
Mi risulta difficile pensare alla borsa e alla scarpa come accesori.
Se così fosse farei degli still life.
Invece ventotto ritratti per Prada, collezione storica delle borse dal 1913 a più o meno l’anno in cui ho fatto questo lavoro, cioè il 1992.
Durante lo shooting vennero a trovarmi Miuccia Prada e Italo Lupi che curava quello che nelle intenzioni doveva essere un libro.
Ero davvero molto imbarazzato… il mio studio era autenticamente underground.
Uno scantinato alto ficcato nelle viscere di via Orti, milanesissima vietta tra Porta Romana e il Policlinico.
Nell’occasione impresentabile. Va be’…

Borse fantastiche, tutte usate, tutte con una loro storia: come facevo a pensare in termini di still life? Erano vivissime!
Nella moda c’è, a volte, un insieme che proprio mi affascina ma qui in più c’era un dettaglio e un livello manifatturiero che era pura lirica.
Poi il libro non si fece. Non so perché.
Chissà dove sono, adesso, le stampe originali? E le borse?
Che per una settimana son state mie.

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

Prada by Efrem RaimondiPrada by Efrem Raimondi

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Prada by Efrem Raimondi

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

Fotocamera: Toyo 45G con Rodenstock 180 mm.
Luce: Flash Profoto.
Film: Polaroid 55.