che Fotografia cerchi?

Che fotografia cerchi?
Cosa ti corrisponde e cosa no?
Quale la tua relazione con ciò che costituisce la struttura dell’immagine fotografica?

Questa la call del III° ISOZERO Lab e del II° ISOZERO Master Ritratto.
Due luoghi distinti.
Formalmente si inizia tra ottobre e novembre 2020.
Ma c’è un parte preparatoria che inizia già adesso.
E riguarda il piano individuale di ogni partecipante.

© Efrem Raimondi - All Rights ReservedEntro nel dettaglio, quello ambientale, di questo particolarissimo percorso.
Quando dico che la fotografia è al centro, intendo dire che il prodotto, l’opera, è al centro.

Questo l’obiettivo: ridurre la distanza che separa l’intenzione dal risultato.
ISOZERO in entrambe le declinazioni, Laboratorio e Master Ritratto, si occupa del percorso per far sì che questo avvenga.
Su due livelli: uno individuale e uno condiviso. Ognuno col proprio calendario affrontabilissimio.
Tanto che i partecipanti delle edizioni precedenti provengono da Italia e Europa.
Quindi logistica e tempo non sono un problema.

La durata è di circa otto/dieci mesi. Però può esserci una scia più lunga.
Per esempio con la prima edizione stiamo per andare in stampa col libro illustrato del lavoro realizzato, edito da Silvana Editoriale: FOTOGRAFIA A DUE TEMPI.
Personalmente sono ultra soddisfatto. Perché è stato fatto tanto e moooolto bene. Seconda edizione, ancora in corso, inclusa.
Servono motivazioni e serietà. Perché è un impegno. Per tutti e in misura ampia per me.

Due passi indietro uno avanti. Tutto comincia col sottrarre.
E poi…
Poi, a chi è rivolto?
A tutti coloro che antepongono il linguaggio al genere – che non significa perdita di identità… in questo saremo chirurgici.
A chi vuole sul serio affrontare il piano fotografico.
A chi è fuori dal trend. Qualsiasi trend.
A chi si pone il problema del rapporto tra tecnica e linguaggio.
A chi non ha tempo da perdere. Ma quando è in gioco non si risparmia.
A chi non pensa che la fotografia sia un luogo competitivo: nesuna gara.
A chi si incontra. E si riconosce. Magari solo per un dettaglio.
Sai coglierlo quel dettaglio?

Un percorso serio. Molto serio.
Un luogo che è altro sul piano sia didattico che relazionale.

Ulteriori INFO http://blog.efremraimondi.it/isozero-laboratorio-2020-2021/
Chi vuole saperne di più, o guarda il link sopra o mi scrive qui:
isozero@efremraimondi.it

Uno non esclude l’altro.
Ciao!

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

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Vasco Rossi e questa fotografia

Vasco Rossi e io ci conosciamo bene.
Anche se sono tre/quattro anni che non ci vediamo resta che ci conosciamo bene.
E non potrebbe essere diversamente visto come ci siamo dati fotograficamente per quattordici anni.
Sempre fotograficamente, la sintesi di questo percorso è condensato in TABULARASA, il libro fatto con Toni Thorimbert nel 2012: insieme abbiamo percorso ventisette anni con Vasco.

Che non è poco. E soprattutto è raro che ci sia un epilogo editoriale di questo genere.

A coloro che quando il libro è uscito mi scrivevano che non l’avrebbero preso perché non amavano Vasco Rossi rispondo adesso: e chi se ne frega!
Che il punto, l’equivoco, è sempre lo stesso: il soggetto è la fotografia prodotta, non la soggettività di chi o cosa è presente.
Ma è così difficile da capire?

E veniamo al dunque, questa fotografia:

Vasco Rossi by © Efrem Raimondi - All Rights ReservedCerto che è un ritratto. Ma indipendentemente se bella o brutta, è una fotografia – dell’utilità o meno non me ne occupo, mi fa sempre pensare al tizio che regala un minipimer al compleanno della moglie.
Una fotografia quindi. Cioè qualcosa che prima non c’era, non esisteva.
Lascia stare se è anche un ritratto, non è il punto.
Se è alle specifiche di genere che ti attacchi, questa fotografia non solo non la farai mai, ma neanche la immagini. Perché è tutta sbagliata.
E invece è di visioni che ci nutriamo. Come le traduciamo il differenziale.

Quasi due ore sotto la doccia. Un’enorme cabina: io da una parte con tanto di accappatoio e cappuccio a coprirmi dagli schizzi più asciugamano sulla fotocamera; Vasco di fronte perfettamente vestito e docciato. Stivali inclusi.
Grande collaborazione e pazienza – lui; grande tenacia il sottoscritto – mi si conceda il personalismo.
Di questo percorso ci sono altre immagini ovviamente, ma questa maschera è per me un’altra cosa proprio perché coincide con la visione originaria. Quella che avevo avuto due mesi prima.
Sai che mi frega del ritratto…

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Roma, Hotel Hilton Cavalieri – Gennaio 2004.
Assistenti fotografia: Fabio Zaccaro e Letizia Ragno.

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La Fotografia…

Efrem Raimondi - Polaroid

 


La Fotografia è lo strumento che uso per esorcizzare la morte.
Non la mia, a quella sopravvivo.
Quella degli altri. Quella di chi amo.
Abbiamo respirato la stessa aria… ciao Anna Maria.
Ciao zia.

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Polaroid, dicembre 1997.
Dalla serie Appunti per un viaggio che non ricordo.

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B&W: realtà e finzione ecc.

Segnalo un articolo di Vilma Torselli, per Artonweb:
Bianco e nero, la realtà della finzione.
La questione è sempre aperta… quasi un peccato originale rispetto al quale non siamo in grado di prescindere.
Questo il link:

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