MIA – Milan Image Art

MIA FAIR blog Efrem Raimondi

MIA, cioè Milan Image Art.
11-13 aprile… chissà perché ho sempre pensato durasse una settimana. A Milano tutto è formattato sulla settimana: Milan Design Week… Fashion Week e sicuramente qualche altro Week sparso.
Invece no: tre giorni.
Questa però è una chicca alla quale ho il grande piacere di partecipare.
Con una fotografia: L’Uno.
Il mio tram. Che mi ospita spesso. E io lo ritraggo.
Ma nello specifico è solo un dettaglio.
Una chicca vera Portfolio Milano. Nato da un’idea di Daniela Parolini, moglie di Patrizio Parolini, il mio adorato stampatore… quello che io gli davo dei negativi, sviluppati da Daniela, e lui mi restituiva delle stampe BN che urlano ancora.
Ogni tanto il rito si ripete anche adesso.
Non a caso il link Studio Parolini è nel blogroll di questo blog.
Da sempre. Ne riparlerò. Giuro.

MIA FAIR - L'UNO by Efrem Raimondi

Daniela è milanese e ama Milano. E c’è l’Expo. E tutti ne parlano in un modo o nell’altro.
Capisco bene cosa si prova… perché se pensi a Milano hai Jannacci nel cuore.
E lo vorresti urlare. Proprio come faceva lui.
Daniela ne parla con il fotografo Alessandro Scotti e con il GRIN – Gruppo Redattori Iconografici Nazionale – e si arriva al punto di questo omaggio fotografico a Milano: la galleria Bel Vedere Fotografia organizza, da sei anni credo, la mostra Prima Visione il cui soggetto è Milano ritratta nell’anno in corso… una immagine dell’anno prima non vale.
Sono molti i fotografi che hanno esposto, perché è di una collettiva che si tratta.
In questo cofanetto di cartone spesso che richiama palesemente quelli delle carte ILFORD, ce ne sono 24. Non ho chiesto il perché.
Me lo chiedo adesso…

MIA FAIR – PORTFOLIO MILANO

Quindi 24 fotografie formato 15 x 19 cm, carta Canson Infinity Fine Art.
Nella scatola 16 x 21.
Il progetto grafico è di Maurizio Zanuso e Rosanna Schirer.
La tiratura è aperta. So che al momento ne sono stati confezionati un centinaio.
Prezzo € 95,00. Il ricavato al netto delle spese, verrà devoluto a una ONG… a breve sapremo quale.
Il tutto esposto appunto al MIA nello stand dello Studio Parolini.
Successivamente sarà acquistabile direttamente alla galleria Bel Vedere Fotografia.

È un cofanetto prezioso… mi fa un piacere immenso esserci infilato dentro.

© Efrem Raimondi. All rights reserved

MIA FAIR - PORTFOLIO MILANO

MIA FAIR - PORTFOLIO MILANO

© Efrem Raimondi. All rights reserved

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Gabriele Basilico, Quaderni vol. 2

Secondo volume de I quaderni dello Studio Gabriele Basilico: Glasgow. Processo di trasformazione della città. 1969.
Ed è un Basilico che non ti aspetti. Che io non conosco.
Ma che riconosco.
Paradossalmente non tanto nelle immagini che anticipano ciò che sarà il suo percorso, quanto in queste meravigliose fotografie di bambine randage (e bambini) per una Glasgow che non esiste.
Una città che ancora si lecca le ferite dei bombardamenti sembrerebbe… e che attraverso queste bambine si cerca.
In certe prospettive sospese e nel rapporto immediatamente diretto riconosco Basilico…
Poi c’è il gesto. Leggero e potente. Semplice e perciò complesso, che descrive una sorpresa accondiscendente. Una necessità di relazione immediata.
Non è facile fotografare i bambini. Perché ci sia una restituzione che ti distingua devi avere uno sguardo molto più ampio.
E queste immagini sono splendide.
È stata la sua prima mostra, alla Galleria Il Diaframma di Lanfranco Colombo, via Brera 10, Milano. Un luogo che conosco bene… un punto di riferimento che non c’è più.
Non so se ci saranno altri Quaderni, so che ci sarà un volume edito da Contrasto Editore,
come confermato da Giovanna Calvenzi in un suo commento al precedente articolo:  http://blog.efremraimondi.it/?p=4283
Di questo Quaderno se ne parla anche qui:
http://smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2013/07/30/gabriele-prima-di-basilico/

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

Glasgow. Processo di trasformazione della città. 1969, 32 pagine, formato 14,5 x 19,8 cm.
Prefazione Pippo Ciorra.
Postfazione Giovanna Calvenzi.
Realizzazione editoriale Bel Vedere fotografia.
Finito di stampare il 31 luglio 2013 presso Arti Grafiche Meroni.

Gabriele Basilico, Quaderni.

I quaderni dello Studio Gabriele Basilico, questo il nome per esteso della collana.
Non so di quanti quaderni si comporrà: ABITARE LA METROPOLI è il primo. In edizione riservata agli amici di Gabriele Basilico. E di Giovanna Calvenzi, che ha curato il volume.
Splendido e commovente.
La commozione è sempre uno stato spiegabile. Perché ti riguarda proprio personalmente.
E come un vento che ti investe, la senti ma non la vedi. E più spalanchi gli occhi, meno la puoi vedere. Devi chiuderli.
La visione prescinde dal visibile. Questo è ciò che fa un fotografo.
L’opera di Gabriele Basilico è nota a tutti. Mentre questo suo testo dovrebbe uscire dal confine dell’amicizia e avere quanta più divulgazione possibile: semplice e ricco, è davvero una grande lezione.
Pulita… trasparente: una lezione senza fanfara. Che anzi pone il silenzio e l’assenza come elemento percettivo.
E io adoro la sottrazione.

Io fotografo il vuoto come protagonista di se stesso (…) perché solamente nel vuoto e nel silenzio si può arrivare a sentire e a vedere ciò che normalmente non si vede e non si sente.
E ancora…
Sono state la percezione del vuoto e dell’assenza, l’esperienza spalmante della luce, a confronto con le ombre nette e profonde, a farmi entrare in vibrazione con la realtà e a farmi scoprire una percezione nuova e diversa dei luoghi industriali.

Una lezione trasversale: mica crederete essere esclusiva di fabbriche e marciapiedi?
Mica si può assolvere chi fa baccano con people e bella gente… la questione è la stessa e ha a che fare con la fotografia come luogo rigenerante e visionario in grado di rivelare il visibile non riconosciuto.
Ma ad alcuni riconoscibile. E in questo caso, nel caso di questo quaderno, è un dono che ci viene fatto.

Sei capitoli:
Abitare la metropoli – la Milano bombardata nella memoria dei genitori e l’appena dopo, con una meravigliosa citazione di Alberto Savinio;
Milano ritratti di fabbriche – la meraviglia della rivelazione metafisica, avvenuta nella primavera del 1978, e gli esordi sul finire dei ’60;
Milano nelle altre città – il luogo globale e l’identità dei singoli luoghi, la familiarità percepibile ovunque;
Fotografare la città – l’assenza di luoghi deputati a favore di una integrazione tra architettura ”colta” e ”ordinaria” per costruire un dialogo della convivenza;
Beirut centre ville 1991 – le contraddizioni tra l’estetica della tragedia e il rigore della testimonianza;
Lettera alla mia città – l’amore per Milano e la reciproca appartenenza.

E poi ci sono ventisette fotografie: a parte cinque di Gabriele Basilico, le altre sono ritratti a Basilico, opera di Toni Thorimbert (cover), Maurizio Zanuso, Giovanna Calvenzi, Cristina Omenetto, Gianni Nigro, Nora Raggio, Alessandro Ferrario, Gabriel Vaduva, Paola Chieregato.
Più l’autoritratto della quarta di copertina.
Il progetto grafico, semplice e bello, e l’impaginazione sono di Maurizio Zanuso.
Da Giovanna Calvenzi ho saputo che è prevista, con qualche variante iconografica, un’edizione pubblica.
Speriamo presto.
Questo quaderno è pieno di luce. E assieme a poco altro mi fa dimenticare il buio.
Questo buio.

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

ABITARE LA METROPOLI, 68 pagine, formato 14,5 x 19,8 cm.
Realizzazione editoriale Bel Vedere fotografia.
Finito di stampare il 13 luglio 2013 presso Arti Grafiche Meroni.