FOTOGRAFIA A DUE TEMPI – Il Libro

FOTOGRAFIA A DUE TEMPI – ISOZERO LAB, il libro, adesso sì ci siamo.
Edito da Silvana Editoriale raccoglie il lavoro fatto in ISOZERO Lab, il laboratorio che ho creato circa tre anni fa e che si pone un obiettivo preciso: ridurre la distanza tra l’intenzione, la visione, e la fotografia realmente prodotta.
Tutto il mistero/non mistero della fotografia è questo. E fa la differenza tra il piano autoriale, consapevole e ciò che è occasionale.

Questo libro è più di un quaderno: proprio la sintesi ultima, quella cercata e raggiunta di un percorso semplice e proprio per questo complesso.
Abbiamo lavorato sodo, tutti. Su soggetti anche molto diversi, consci che la priorità non sta nel soggetto ma nel linguaggio, nella capacità che abbiamo di esprimerlo.
Quindi al centro, ben visibile, il linguaggio.

E il come è tutto. Del perché non ce ne siamo poi così tanto preoccupati visto che l’intenzione era condivisa.
Anzi era la ragione della nostra condivisione.

Qui dentro:

Ventotto sguardi diversi con lo stesso obiettivo: esprimere il proprio.
Vado in ordine di impaginato: Romina Zago, Nicola Petrara, Angelo Lucini, Mariangela Loffredo, Laura Albano, Lorena Ravelli, Nicole Marnati, Simone Luchetti, Gabriella Sartori, Donata Magnini, Carla Mondino, Alda Gazzoni, Tiziana Nanni, Elisa Biagi, Lubomira Bajcarova, Mauro Bastelli, Andrea Moretti, Maurizio Callegarin, Giovanni Cecchinato, Adolfo Massazza, Iara Di Stefano, Luca Tabarrini, Alessandro Inches, Luisa Raimondi, Nicola Tito, Paolo Nava, Sophie-Anne Herin, Esther Amrein – sua anche la copertina.

Ventotto. Tutti qui dentro.
Non è la somma di lavori individuali tra loro avulsi; non è un portfolio, una galleria di progetti.
Ma il prodotto ex novo di sguardi diversi modulati su una comune idea di fotografia. Partendo da una percezione, anche solo un’intuizione a volte, e attraverso un confronto serrato ognuno ha dato forma al proprio sentire: è proprio un altro vedere.
Un’altra scala.

In attesa che parta la terza edizione – novembre 2020 – stiamo lavorando alla seconda ancora in corso. Perché il Covid non ci ha fermato, abbiamo elaborato strategie diverse
e comunque estremamente proficue.

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

UPDATE 13 LUGLIO
Perché a due tempi: c’è un tempo della condivisione, della riflessione, della relazione tra tutti gli autori. E questo si è svolto a Rimini.
Poi c’è il tempo in cui sei solo e l’unica relazione a disposizione è con ciò che stai producendo. Ed è il tempo poi a tutti visibile.
La prima presentazione sarà a Rimini: 25 luglio alle ore 16.00, presso
Oxygen Lifestyle Hotel, il luogo che ha ospitato il laboratorio.

Acquisto online

FOTOGRAFIA A DUE TEMPI – ISOZERO LAB
A cura di Efrem Raimondi
Silvana Editoriale, 2020
120 pagine, illustrato, rilegatura brossura con alette

29,7 x 21 cm.
Italiano – English
€ 25.00

Condividi/Share

Se questo è un ritratto

Se questo di Mariangela è un ritratto, ci intendiamo.
E posso procedere.
Se non lo è, procedo comunque. Anche da solo.
Mi chiedo però cosa ci fai qui a questo master…

Sul set tutto è a posto: fondale bianco da metri 2,70; generatore flash e torcia appesa a una giraffa con un diffusore Octa; polistiroli da 3 metri col lato nero a segnare i fianchi.
Esposizione fatta e io al mio posto con la fotocamera in mano.
Tutto come dev’essere per procedere nella direzione che ho prefissato.

Poi succede che guardando in macchina vedo un’altra Mariangela.
Una traccia ineludibile.
Mi avvicino. So che sfuoco, lo vedo. Allora insito: mi avvicino mirando il fuoco minimo raggiungibile, le spalle. Cioè il margine del maglione.
E vedo bene questo splendido ovale arabo. Meglio di prima.
Lei ride e io scatto.
Fine.
Non ho altro da fare, se questo è un ritratto.
Se invece non lo è, idem: non c’è altro che possa fare.

Mariangela Loffredo by me © Efrem Raimomdi - All Rights Reserved

NOTA
Durante il master di ISOZERO Lab. Sul ritratto.
Lei partecipa. Potrei quindi dire che è una mia studente – studentessa…
Così come tutte le persone che partecipano.
Sul piano formale è così.
Però non descrive bene il rapporto, con lei e con tutti.
Perché non conosco altro modo di fare fotografia se non quello di darsi senza riserve: vivo nel presente e dove mi trovo è tutto.
Il resto è altrove. In un altro tempo.
Uguale quando ritraggo uno sconosciuto, quando è un assignment, fosse anche una superstar: succede sempre qualcosa che cambia tutto.
Basta un niente a volte. E tutto parte dalla fotografia che sto facendo. Non so com’è ma davvero è lei a cambiare la relazione.
Per questo riesco a essere sempre molto diretto.
E in questo sono ricambiato.

Se questo è un ritratto…

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

Condividi/Share