PORTRAIT CALL. 2 – 3 gennaio 2021

UPDATE 19 dicembre: DATA 2.
                                                     5-6 GENNAIO 2021
Avendo esaurito rapidamente i 20 posti a dipsosizione, poi portati a 25 e qui ho stoppato, ho pensato che una seconda data possa interessare.
Poi basta, non se ne parla più per un po’.

Portrait call, cioè un incontro secco, online, sul ritratto in fotografia.
Ma non così generico…
Sull’oltrepassare il genere e spostare finalmente il piano del confronto dove dev’essere: fotografia libera da orpelli, cliché e menate assortite – queste ultime abbondanti in area ritratto.
Ma cos’è davvero il ritratto in fotografia?
Come affrontarlo?
Cambia davvero qualcosa rispetto agli altri luoghi della fotografia?

Frega niente di destrezze pirotecniche e effetti assortiti…

Due incontri di tre ore l’uno: sabato 2 gennaio e domenica 3 gennaio.
Serrati, senza filtri – e chi li ha mai usati?

Dalle ore 15.00 alle 18.00 in entrambi i giorni. Costo € 100,00.
Detraibili in caso di iscrizione al prossimo master sul ritratto.
Numero chiuso: 20 presenze.

Zoom la piattaforma.
Chi interessato può scrivermi qui
: info@efremraimondi.it

mio padre e io ritratti da mia madre ©Efrem Raimondi - All Rights Reserved  Mio padre e io ritratti da mia madre, 1962

Non ci metto solo la faccia ma anche il mio percorso sul ritratto.
Usando lo slideshow che proietto nelle lectio pubbliche, tipo quella tenuta nel 2015 in Triennale a Milano, o nel 2017 al MAXXI di Roma e al Museo Civico di Palazzo Penna a Perugia.
Che è un elemento preciso di confronto, visibile, e apre innanzitutto a quella che ritengo essere la conditio sine qua non: avere una visione ampia, molto più ampia della costrizione di genere.
Una visione che sia prodotto del nostro esporci. Della nostra capacità relazionale con ciò che ci circonda.

Non siamo il centro dell’universo.
Ma esponendoci possiamo raccontare il nostro.
E finalmente vedere di che materia siam fatti.
Che poi è il principio dell’esposizione in fotografia: il luogo tecnico che più di ogni altro segna, distingue la nostra relazione e dà peso specifico alla nostra produzione.

Non devi stupire. Devi zittirmi.
Devi scuotermi. Invadermi di pensiero che abbia una grammatica iconografica.
Me e chiunque si trovi al cospetto della tua fotografia, del ritratto di chi per un motivo o per l’altro si è trovato di fronte a te: ciò che è significativo è il tuo motivo e come l’hai risolto.
E adesso è qui, bidimensionale a confronto con un’altra realtà. Che prima non c’era.
E si vede o no. Altro non c’è.
Non è un processo automatico.
Davvero possiamo pensare che ci sia un sostituto della padronanza tecnica?
Padronanza. Cioè sapere cosa fare per essere quanto più prossimi all’intenzione. Possibilmente per coincidere.

Ed è qui, così, che si può cominciare a parlare di linguaggio.
E magari imparare a riconoscere se stessi e gli altri.

Cosa concorre alla produzione di un ritratto che sia fotografia?
Un sistema di vasi comunicanti che richiede un contributo fondamentale senza il quale il sistema non si attiva e si resta muti.
Qual’è la tua visone del mondo? Pensi si possa assolvere, che sia visibile semplicemente affrontando un ritratto, una fotografia?
A volte sì.
Ed è ciò che conta. Questo il motivo del fotografare.
Se poi è un ritratto…

© Efrem Raimondi - All Rights ReservedPortraits list – partial. Ritratti realizzati dal 1980 a oggi.  Parziale, perché ne ho dimenticati alcuni. E non ci penso.

Sabato 2 e domenica 3 gennaio.
Dalle ore 15.00 alle 18.00 per entrambi giorni.  SOLD OUT

Martedì 5 e mercoledì 6 gennaio.
Dalle ore 15.00 alle 18.00 per entrambi i giorni.

ZOOM la piattaforma.
Per informazioni e programma: info@efremraimondi.it

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

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La fotografia non esiste – Ravenna 5 maggio

La fotografia non esiste è un percorso visivo e dialettico frontale comunemente denominato lectio. Con l’aggravante magistralis.

La terrò a Ravenna il 5 maggio H. 21.30 – Spazio espositivo PR2
via Massimo d’Azeglio 2.
A chiusura del festival fotografico Circuito OFF di Camera Work la cui curatela è di
Denis Curti, e promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ravenna.

Un giovane festival – questa la seconda edizione – nel quale il Comune crede molto.
Giustamente, mi permetto di aggiungere. Ed è un piacere vedere che ci sono Amministrazioni Pubbliche che si impegnano direttamente.

        Circuito OFF_Mappa+Calendario eventi
        Circuito OFF_Comunicato stampa

Ringrazio per l’invito, è un vero piacere.
E per la collaborazione Laura Bagnoli dell’Assessorato alle Politiche Giovanili e
Valeria Mazzesi responsabile del progetto.

Possiamo considerare questo come un mio invito?

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

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Lectio per quindici.

Questa è un po’ diversa dalle mie abitudini: sì una lectio, ma a differenza
della solita  ora e mezza/due, dura l’intera giornata di sabato 28 ottobre.

A Bologna, presso Darkroom Gallery via Mazzini 113 d.
Per un numero limitatissimo di presenze: quindici.
Per cui occorre prenotare.

Chi ha già assistito a una mia lectio ha un’idea di cosa sarà.
Ma solo un’idea, perché si andrà molto più dentro alle questioni.
Con una interazione decisamente maggiore.
E francamente ne ho proprio voglia.

Potrei dire davvero trasversale: sia nei contenuti che nello svolgimento.
Più libera. Più diretta.
Insomma è questo: un faccia a faccia.

© Efrem Raimondi - All Rights ReservedSNEAKER, 2007 © Efrem Raimondi. All rights reserved.
Per INFO e prenotazione: fotodigitalservice@virgilio.it

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AFIP International

AFIP: Associazione Fotografi Italiani Professionisti…
Artisti inclusi, così chiudo subito l’eventuale parentesi.
Perché produrre Fotografia ha, da sempre, diverse facce.
Tutte, ma proprio tutte, rivolte a un solo obiettivo: usarla per non essere usati.
Questo l’intento.

Per restituire qualcosa che prima del tuo intervento, non c’era.
Esponendosi allo sguardo di tutti.
Con coerenza, rigore e quella consapevolezza che solo la padronanza di un linguaggio è in grado di dare.
E la padronanza è inscindibile dalla conoscenza.
Chi sostiene il contrario o è ignorante o un demagogo.

Tutto ciò indipendentemente da fama e successo.
Che è un’altra partita. Non una conseguenza logica.

Ho una tessera ad honorem dell’AFIP, ricevuta nel 2015.
Non l’ho mai detto… questa è l’occasione: ne vado fiero.
Perché fuori dalle convenzioni bon ton, credo di meritarla.
Non la sventolo, ma ce l’ho.
E ha un peso. Etico.
Poi sei mesi fa mi è stato chiesto di entrare nel Direttivo AFIP.
Ci ho pensato… non ero sicuro di accettare.
Forse non ne avevo voglia pensando all’impegno.
In fondo – tessera docet – sono nato il 16 agosto: una fatica…
Ma appunto c’era questo rettangolo ad honorem…

Così ho detto sì.
E ho fatto benissimo.
AFIP INTERNATIONAL - Efrem Raimondi BlogAFIP INTERNATIONAL - Efrem Raimondi BlogNon lo sapevo… perché non c’è come toccare con mano: una gran mole di lavoro.

Tra lectio magistralis e incontri mirati, oltre un centinaio di appuntamenti…
Dal 2012 o giù di lì.
Aperti e gratuiti. Ma giuro che non avvengono come per magia
Manifestazioni come Archivi Aperti, con tanto di visite guidate ad archivi generalmente chiusi, non visibili al pubblico e che invece si rendono disponibili a chi davvero ne sente il bisogno, fosse anche solo emotivo: dall’Ottocento a oggi.
E anche questa non è una magia. Ma il frutto di un lavoro, di una rete di conoscenze fondate sulla stima e sulla voglia REALE di condividere un percorso iconografico che è patrimonio culturale.
Di immagini che magari fanno parte della nostra memoria ma boh, chissà dove stanno?
Qui stanno! All’indirizzo che è stato indicato da AFIP.

Si sta iniziando un serio lavoro sulle tematiche e le problematiche didattiche proprie della fotografia. Sull’analisi delle carenze, anche strutturali, per individuare percorsi che non siano ipotesi.
In collaborazione con altre realtà, incluse quelle scolastiche.
Ed è un lavoro tosto.
E delicato.

Si stanno vagliando un sacco di cose… tra cui l’apertura di nuove sedi AFIP sul territorio italiano.
Parlo a titolo personale, con l’ingenuità e l’entusiasmo del neofita… per cui spero di essere perdonato dai miei amici del direttivo.
E giusto per peggiorare la mia situazione, dico che tutto ciò ha bisogno del contributo di tutti coloro che REALMENTE credono che la Fotografia, bella maiuscola, sia un patrimonio collettivo.
Anche iscrivendosi. Che sarebbe una presa di posizione concreta.
Ed è facile, con due soluzioni diverse, queste:

AFIP INTERNATIONAL - Efrem Raimondi BlogDa qui poi si può girovagare per il sito e vedere l’effetto che fa…

Quello che mi ha mosso, così d’emblée, è stata la visione casuale di questa fotografia dei primi soci AFIP, 1960 – direttamente dal sito.
E non so neanch’io il perché. Ma a guardare queste facce…
Comprese quelle di Marirosa Toscani Ballo e di Alfredo Pratelli, proprio davanti a me ad ogni riunione…

AFIP INTERNATIONAL - Efrem Raimondi BlogLa memoria collettiva è un fatto personale.
E la fotografia ha una relazione stretta con la memoria.
Anche quando è un gesto.
Anche quando si assalta il cielo.

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

U P D A T E    21 luglio
Ieri sera in Triennale – Milano – c’è stata la lectio magistralis di Italo Zannier.
Che più lectio di questa…
C’era un sacco di gente
. E tutti ne abbiamo goduto.
Ecco, a fine corsa avrei voluto fare due domande due a tutti i presenti.
Avrei voluto… ma non l’ho fatto.
E le domande restano sospese. Fino alla prossima iniziativa.
Un vero peccato per chi non c’era: un ottantacinquenne con la verve di un ragazzino.
E la conzapevolezza di un vero Maestro.

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Grande Fotografo: quando…

© Efrem Raimondi - All Rights Reserved

QUANDO PUOI DIRE DI ESSERE UN GRANDE FOTOGRAFO:

1 – Quando Arduina Sollazzo Postimpiedi di Tollacroce dichiara pubblicamente che sei il suo preferito…

2 – Quando sei sempre, ma proprio sempre: from esotic site; from Los Angeles –
New  York, Paris, Milan, London… NO Dublin, NO Lisboa, NO Damasco.
Ma soprattutto NO Vimercate…

3 – Quando entrando in un locale glam le porte si spalancano da sole, come per induzione…

4 – Quando cammini, e dietro, uno sciame di valchirie newtoniane a perdita d’occhio.
Tu ti volti, e come Mosè si spalanca il mare…

5 – Quando alla tua assistente, molto graziosa, cade un Rodenstock. E lei si suicida…

5 bis – Quando scopri che l’altra assistente, sopravvissuta inspiegabilmente alla caduta di uno Schneider, ha tatuato il tuo nome sull’inguine…

6 – Quando aprendo la finestra della tua camera d’albergo NON ti trovi nel bel mezzo dello svincolo autostradale di Mestre…

7 – Quando a Cortina, baita contessa Alabarda Marie-Astrid de Béchamel, la polentata non può iniziare senza di te…

8 – Quando la rivista fotografica trendy – todo trendy en su vida – pubblica anche l’ultimo tuo mirabile lavoro sull’acne di Mary, sedicenne del Wyoming: 10 pagine + la cover…

9 – Quando Adalberto, ultimogenito di Arduina Sollazzo eccetera, mentre lo stai ritraendo per il suo diciottesimo, si sente svenire dall’emozione. E sviene…

10 – Quando non ti passa neanche per l’anticamera del cervello di scrivere una roba così.

Ora, salvo le cadute del Rodenstock e dello Schneider – R.I.P. – tutto sembrerebbe non c’entrare nulla con la fotografia.
Che com’è noto è finalmente democratica e mai come oggi splendente…
Sembrerebbe.

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

God save the Queen
The fascist regime
They made you a moron
A potential H bomb.
God save the Queen […] 
Sex Pistols, 1977

 

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MAXXI – PRESENTE IMPERFETTO

 

Efrem Raimondi al MAXXI

 

Maxxi, Auditorium – Roma, 9 giugno ore 18.00.
Presente imperfetto in sintesi: qui grazie all’imperfezione.

La fotografia è il luogo che rende visibile ciò che non lo è, dandogli forma.
Paradossale vero? Eppure funziona esattamente così.
Perché è solo grazie alla visione, soggettiva e parziale, che siamo in grado di restituire qualcosa che ci riguarda intimamente. Non necessariamente universale.
Questo qualcosa è tutto.
Una porzione riconducibile all’autore…
Un arbitrio.

Lectio magistralis per cinque slideshow.
Forse sei.
Percorsi diversi ma non estranei.
Partendo da due lavori: novembre 1980 – terremoto irpino – e febbraio 1981 – portatori di handicap/disabili/diversamente abili – io questa escalation non la capisco…
Due reportage dal taglio intimista, con l’attenzione al marginale.
Questi due lavori sono la mia matrice.
E me n’ero scordato. Non facendo reportage, me n’ero scordato…
Invece è proprio da qui che sono partito. Per poi fare tutto il resto.
Mosso e sfuocato inclusi.
Secchezza e presunzione del ritratto incluse.
Design…

Insomma fino ad oggi.
Con un solo presupposto: nessuna verità oggettiva è possibile.
Ciò che realmente conta è la tua visione del mondo.
Faccela vedere!
La parola, semmai, dopo. Ed è un altro ambito.
La fotografia ha una gran voce, ma non è difendibile da alcuna parola. O è, o buttala.

Con me c’è Benedetta Donato, che ringrazio.
Nel rapporto dialettico tra lei e me, qualcos’altro succederà.
Cosa, non ne ho la più pallida idea.

Nient’altro da dire, salvo che questo è un invito.
All’imperfezione e al MAXXI – aperto a tutti.

Ci vediamo.
Ciao!

© Efrem Raimondi. All rights reserved

Biglietto di ingresso € 5 – che non mi riguarda.
Anche online… ticket_b

 

© Efrem Raimondi - All Rights ReservedSneaker, 2007 – per CAMPEGGI SRL, design by Giovanni Levanti © Efrem Raimondi.
All rights reserved.

In collaborazione con AFIP – Associazione Fotografi Italiani Professionisti.

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DA QUI A GIUGNO

Efrem Raimondi - Eglise              Videoclip di Marcello Costa/da72a300 per Église – © All Rights Reserved

Subito dritto al punto: i workshop, le academy e la didattica in senso ampio, così come i gruppi di studio, le conferenze, le lectio magistralis, NON sono tutti uguali.
Il contenitore non è confondibile col contenuto, che può avere – e spesso ha – un peso specifico molto diverso.
Così come diverso è inevitabilmente l’esito.
E gli unici testimoni attendibili sono i presenti.
Gli assenti parlano. Di cose che non conoscono.
E inquinano.
Non è che perché quella volta là hai fatto un percorso deludente – tu dichiari catastrofico – puoi arrogarti il diritto di piallare tutto.

Il lamento spalmato e indifferenziato non ha asilo.
Non ha valore.
Non ha credenziali e non lo giustifico più.
Perché non cambia mai il corso delle cose. E nemmeno il proprio.
Un passo per volta… guardandosi attorno.

C’è un modo per intercettare cosa può davvero esserci utile al di là dei proclami: guardare cosa il fotografo – relatore – docente eccetera fa e ha fatto.
Guardare con chi e COME si è misurato.
E appunto nel caso di un fotografo, qualsiasi fotografo, è semplice: guardare!
Semmai la domanda da porsi è: sappiamo leggere una fotografia o ci accontentiamo di urla a ventaglio con strass al centro? – non ha importanza se saturo o desaturato.

Ci bastano le segnalazioni trendy della rivistina trendy?
Prima di seppellire tutto, facciamo uno sforzo per favore…

Ueh Raimondi! Tu dici questo pro domo tua: non è corretto!
Assolutamente sì! Dico questo ANCHE pro domo mea, e non solo è corretto, ma onesto dirlo. Anzi, urlarlo.

Alzare la voce oltre il lamento e l’omologazione.

Quindi per favore evitiamo di essere superficiali… ci sono persone che sanno esattamente cosa fare, anche didatticamente e lo fanno bene.
Mica mi nascondo: io tra questi.
Se così non fosse starei zitto.
E questo è il mio programma fino a giugno, del workshop La sede del ritratto e di due lectio magistralis. Altro che nascondermi.

Palermo in primis, 6-7 maggio workshop a cura di Église – del cui comitato scientifico faccio parte.
Preceduto il 5 sera da una conversazione pubblica, a ruota libera, tra Enrico Ratto – Maledetti Fotografi – e me.

Perugia 13-14 maggio workshop.
Il 12 sera, Palazzo della Penna, lectio magistralis La fotografia non esiste.
A cura di Istanti Fotografia e Cultura.

Sanremo 20-21 maggio workshop.
A cura di Sanremo Photo Academy.

Gallarate 17-18 giugno workshop.
A cura de Il Sestante.

Roma 9 giugno, MAXXI. Con Benedetta Donato. Presente imperfetto, lectio magistralis.

 

Tutto il calendario dettagliato di info e aggiornamenti si trova qui:
https://drive.google.com/file/d/0B1rLvooNNXUDOFlyc2JGS3ZGRHM/view

Ora, l’anno prossimo sarà tutta un’altra faccenda. E un calendario molto diverso. Inevitabilmente diverso anche nella struttura.
Per il momento però è così.
Se decidi di giocare, giochi e basta. Senza se e senza ma.
E senza lamenti per favore.

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

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Workshop Eccetera

© Efrem Raimondi - All Rights Reserved

Riccione, gennaio 2016. Foto ricordo WS Spazio Fotografico Coriano

Workshop… cioè laboratorio.
Serve in fotografia?
Nessuna risposta univoca è possibile. Però c’è un modo per sapere o quantomeno prevedere se a te – proprio a ognuno di noi – può servire: guardare con attenzione il lavoro del docente.

  • SERVE/NON SERVE VS M’AMA/NON M’AMA

C’era una volta… che ne proponevo uno. E uno è rimasto.
L’ho stoppato. Non mi convinceva per niente.
Anzi, io proprio non avrei partecipato.
Poi, molto poi, due anni fa Daniele Ferrero – Fondazione Fotografia Modena – mi chiama e mi propone di farne uno. Sul ritratto.
Così nasce La sede del ritratto.
Ma era da un annetto che ci pensavo.

Daniele è stato fondamentale nel darmi una mossa.
Se no può darsi che sarei ancora qui a girarci intorno.
Invece mi sono posto una domanda: Raimondi, ma tu come fai ritratto? Cosa ti ha spinto a farlo? Quale il percorso e quale lo scheletro che fa stare in piedi il tutto?
Quindi è stato semplice: ho tradotto tutto in chiave didattica.
E questo è.

A me sembra avere un valore, un peso specifico, un’utilità.
Poi però non son certo io a poterne parlare.

Eccetera… cioè conferenze e lectio magistralis – non è mia la denominazione, e certo per me non vale, anzi mi imbarazza.
Hanno un valore? Un senso? Anche qui, come si fa a generalizzare?
Le conferenze sono forse più informali e quindi anche le aspettative minori. Sbagliato…

Non vedo questa differenza tra lectio e conferenza, se non il fatto che quest’ultima può essere polifonica. Mentre la lectio magistralis è un solo. E nel caso di un fotografo credo sia necessaria la presenza del suo lavoro.
Perché non c’è niente di più intimo. E generoso.
Un fotografo, comunque si dichiari: professionista, artista, artigiano, dilettante o altro che non so proprio immaginare… per me la differenza sta in ciò che mostra, non nelle dichiarazioni. Sue o di altri.
La fotografia non esiste la mia prima in Triennale, Milano, maggio 2015.
A quasi due anni di distanza in qualcosa è cambiata, nella forma.

Non nella struttura.
So sorry…

Questo il calendario di entrambi gli appuntamenti fino a giugno:

Efrem Raimondi BlogA me piace girovagare. Al momento mi piace proprio.
Ho incontrato persone che diversamente non avrei conosciuto.
Quando non mi piacerà più lo dirò.

© Efrem Raimondi. All rights reserved.

Sul workshop La sede del ritratto, c’è una premessa, questa:

Efrem Raimondi by © Giulia DiegoliGiusto per inquadrare il senso del percorso.
Chi pensa che siano cazzate fa benissimo a pensarlo.
E a continuare tranquillamente per la sua strada.
Perché da questa non otterrebbe alcun giovamento.
Chi invece riconosce un’esigenza reale, un’urgenza, ci pensi seriamente.

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